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Pubblicato su Lo SciacquaLingua

Due parole sull’uso corretto della preposizione “a”.

Probabilmente ci ripetiamo, ma l’argomento ci sembra della massima importanza perché la stampa…, ma non solo. Vediamo, dunque.

Quando la predetta preposizione concorre alla formazione di alcune locuzioni avverbiali va sempre ripetuta. Chi vuole usare la lingua correttamente dovrà, quindi, dire e scrivere “a mano a mano”; “a poco a poco”; “a passo a passo”; “a tre a tre”; “a spalla a spalla”; “a goccia a goccia”; “a faccia a faccia” ecc.

Chi non ripete la preposizione e dice, per esempio, “corpo a corpo” incorre, se non in un errore, in un gallicismo che in buona lingua italiana è da evitare.

Come sono da evitare le espressioni — anche se cristallizzate nell’uso — “pasta ‘al’ sugo”; “gelato ‘al’ cioccolato”; “risotto ‘ai’ funghi” e simili. La preposizione “a”, in questi casi, va sostituita con la sorella “con” (riso “con” i funghi) in quanto è l’unica autorizzata a introdurre il complemento d’unione. Pasta “con” il sugo, dunque, non pasta “al” sugo, vale a dire pasta “unita” al sugo. E gelato al cioccolato vuol dire che è un gelato “unito” al cioccolato? No, amici, a nostro modo di vedere siamo in presenza di un complemento di mezzo o strumento: con che cosa, con quale ingrediente è fatto il gelato? Con il cioccolato. Probabilmente il solito linguista “d’assalto”– se si dovesse imbattere in questo portale — dissentirà e ci invierà i suoi “strali linguistici”. Ma tant’è.

A cura di Fausto Raso

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