A fine Settecento nasce un mito,
che riesce ad incantare il mondo intero
e chi di voi parlare ne ha sentito,
non potrà dire mai che non è vero.
Lui, come Kant, il mondo ha separato:
la Volontà e la Rappresentazione;
“velo di Maya”: così egli ha chiamato
ciò che fa il mondo falso, un’illusione.
Le cose fenomeniche son date
da Spazio, Tempo e da Causalità;
però, prima di esister, sono state
celate in grembo dalla Volontà.
“La Volontà desidera”, ci dice,
e ciò vuol dire che ve n’è un gran bisogno,
in quanto l’uomo è sempre un infelice:
vorrebbe realizzare il proprio sogno!
Se manca il “desiderio”, lui sostiene
che col “dolor” la “noia” arriverà;
allora, com’è logico, conviene
far prevalere, ognor, la Volontà.
Essa si serve sempre dell’Amore,
convinta ch’esso dia felicità,
per esser sempre viva a tutte l’ore,
ma quello, invece, poi, ci ingannerà.
Pe togliere “dolore “ e sofferenza”,
il gran Filosofo fonda la Morale,
che d’ “egoismo” ci invita a stare senza,
per vivere una vita più normale.


Laureata in Filosofia, presso UNICAL, nel 1999. Nello stesso anno ha pubblicato, per i tipi della Jonia editrice di Cosenza, il libro “Filosofi in rima” e ha sostenuto e superato il concorso ordinario, abilitatndosi all’insegnamento di Storia, Filosofia e scienze dell’educazione( Psicologia, Antropologia, Sociologia, Pedagogia, Metodologia della ricerca). Nel 2018 ha conseguito il titolo di “Counselor in sviluppo e gestione delle risorse umane” presso Neverlandscarl. Componente Progetto SOS Alzheimer realizzato da NEVERLAND “CAPELLI D’ARGENTO” ONLUS Attualmente, docente di Filosofia e scienze umane presso l’I. I. S. Lucrezia della valle di Cosenza, dove, in qualità di referente per i fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo, si occupa anche di Counseling Scolastico