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Pubblicato su Lo SciacquaLingua

 “Il giovane rampollo, a causa della elevata velocità, ha perso il controllo dell’auto ed è finito fuoristrada”. Questo titolo di un giornale locale ci offre l’occasione per spendere due parole sul sostantivo “fuoristrada” che, a nostro modo di vedere, ha due grafie: l’univerbata (fuoristrada) e l’analitica (fuori strada). Adopereremo la grafia unita quando il termine sta per “autoveicolo a quattro ruote motrici con pneumatici speciali, adatto a percorsi accidentati” (Sabatini Coletti): Giovanni ha venduto il suo vecchio fuoristrada perché è andato in pensione. Useremo la grafia analitica (fuori strada) allorché intendiamo dire che il veicolo è “uscito di strada”: il forte vento ha fatto sbandare l’automobile che è finita fuori strada. Attendiamo gli strali dei soliti “bastiani contrari” e nello stesso tempo invitiamo i lessicografi a “esaminare” quanto scritto al fine di riportare, eventualmente, il nostro distinguo al lemma in oggetto.

A cura di Fausto Raso

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