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“Egr. Avvocato, mi è stato ipotecato un immobile per il mancato pagamento di una cartella esattoriale che non ho mai ricevuto e che si riferisce ad un debito di €2.340,00 per tributi che non avrei pagato. Le chiedo: è legale l’ipoteca su un immobile che vale oltre 200.000 euro? Grazie. M. L.”

In casi simili, l’ente creditore, fino a poco tempo addietro, reputava di poter legittimamente ricorrere all’iscrizione di ipoteca, per crediti di qualsiasi importo, in virtù dell’interpretazione letterale degli articoli 76 e 77 del d.p.r. n.602/73, che prevedono un importo limite per l’instaurazione di procedure di esecuzione immobiliare e non per l’iscrizione di ipoteca.

Con la sentenza n. 4077/2010, la Corte di Cassazione, a sezioni unite, ha precisato che l’ipoteca immobiliare, quale garanzia del soddisfacimento del credito, “è atto preordinato e strumentale all’espropriazione immobiliare” e, perciò, è soggetta agli stessi limiti di valore previsti per l’instaurazione della procedura di esecuzione immobiliare, cioè €8.000,00.

E’ illegittima e quindi nulla l’iscrizione ipotecaria se il debito del contribuente non supera gli 8.000,00 Euro. Altresì, detta iscrizione è illegittima se effettuata in base a titoli non notificati regolarmente secondo le disposizioni degli articoli 140 e seguenti del codice di procedura civile, e se non è preceduta da intimazione di pagamento.

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