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Si affaccia anche in Italia un altro modo di viaggiare per far fronte agli aumenti del carburante.


 

Si dice che il bisogno aguzza l’ingegno. Spesso è vero. Come in questo caso. Non è più uno scoop che il carburante sia in continuo aumento. Proprio di questi giorni è la notizia che la benzina verde ha superato come costo l’1, 43 euro al litro.. Tutto ciò non ha bisogno di essere commentato. Gli effetti sono talmente comprensibili che è inutile fare i conti (ancora una volta..) nelle “povere” tasche dei consumatori che si trovano a fronteggiare nuovi e diversi problemi. Appena schizza il prezzo del petrolio sale quello del carburante ed allora nasce un nuovo modo di viaggiare: insieme, per spendere ed inquinare di meno.

La formula è la seguente: più passeggeri meno automobili. Con ricadute anche sull’ambiente. Se le vetture circolassero a pieno carico e non quasi tutte con un solo passeggero, come succede nella maggior parte delle città, il traffico e l’inquinamento si ridurrebbero drasticamente.

L“auto di gruppo”, o “concarreggio” o car pooling è una modalità di trasporto che consiste nella condivisione di automobili private tra un gruppo di persone, con il fine principale di ridurre i costi del trasporto. È uno degli ambiti di intervento della mobilità sostenibile. Uno o più dei soggetti coinvolti mettono a disposizione il proprio veicolo, eventualmente alternandosi nell’utilizzo, mentre gli altri contribuiscono con adeguate somme di denaro a coprire una parte delle spese sostenute dagli autisti. Tale modalità di trasporto è diffusa in ambienti lavorativi o universitari, dove diversi soggetti, che percorrono la medesima tratta nella stessa fascia oraria, spontaneamente si accordano per viaggiare insieme. La pratica del condividere l’auto è maggiormente diffusa nei paesi del nord Europa e negli Stati Uniti dove esistono associazioni specifiche e dove la pratica è prevista anche nella segnaletica stradale, mentre trova tuttora bassa applicazione in Italia.


Cominciano però a svilupparsi alcune iniziative specifiche che trovano spazio anche sui quotidiani nazionali. Nel 2009 anche un’iniziativa ufficiale da parte di Autostrade per l’Italia per l’incentivazione al car pooling: sulle autostrade A8 e A9 riduzioni sull’importo del pedaggio autostradale.

Il car pooling è una buona occasione per sperimentare nuove forme di spostamento. Il vantaggio c’è ed è sia di tutela dell’ambiente che di tipo economico, senza considerare il miglioramento dei rapporti sociali tra le persone.

Esistono dei siti che parlano di questo tipo di iniziative come www.postoinauto.it, dove ci si può accordare con altri passeggeri che condividono lo stesso percorso, quotidiano od occasionale, e chiedere un contributo per dividere le spese. Un calcolatore sul sito consente di sapere quanto è possibile risparmiare condividendo l’auto. Se, invece, non si vuol guidare e si vuole essere solo passeggeri, si può prenotare un posto su un’auto messa a disposizione da un guidatore. Un altro sito da visitare per avere notizie e poter usufruire del car pooling è www.autostrade.it. Unica notizia non buona è che per ora il servizio copre solo parte del Nord Italia. Ci vorrà, dunque, un po’ perché questo interessante progetto si diffonda su tutto il territorio nazionale.


Per quanto riguarda gli svantaggi di questa iniziativa, bisogna pensare, per esempio alle complicazioni legali nel caso di incidenti stradali, ai costi maggiori rispetto ad un ipotetico trasporto pubblico ben organizzato (non è il caso dell’Italia: in due su un’auto si è già nettamente sotto il costo del biglietto di un treno FS), ad un trasporto soggetto in ogni caso ad orari specifici e non liberamente utilizzabile. Infine, alla possibilità di discussioni con gli altri utilizzatori del servizio. A questo punto, si deve considerare se gli indubbi vantaggi superano il rischio di far i conti con altri problemi.

Maria Cipparrone – avvocato e counselor


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->http://www.studiolegalecounselingcipparrone.it/]