Pubblicato su Lo SciacquaLingua
“Madrid, in diecimila alla corsa dei Babbo Natale”
Questo titolo che fa bella mostra di sé nella prima pagina di un “autorevole” quotidiano in rete grida vendetta al cospetto di coloro che amano il bel parlare e il bello scrivere. Perché? Perché coloro che amano l’uso corretto dell’italico idioma sanno benissimo che “babbo natale” si può, anzi si deve pluralizzare. In questo caso, poiché il Natale è uno solo, ma i babbi possono essere tanti, si mette la desinenza del plurale solo al primo elemento (babbo): tanti “Babbi (di) Natale”. Alcuni autori, invece, pluralizzano entrambi i nomi: “Babbi Natali”. In proposito diamo la “parola” all’Accademia della Crusca (si veda, in particolare, l’ultimo capoverso dell’articolo).
A cura di Fausto Raso (23 dicembre 2021)
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Giornalista pubblicista, laureato in “Scienze della comunicazione” e specializzato in “Editoria e giornalismo” L’argomento della tesi è stato: “Problemi e dubbi grammaticali in testi del giornalismo multimediale contemporaneo”). Titolare della rubrica di lingua del “Giornale d’Italia” dal 1990 al 2002. Collabora con varie testate tra cui il periodico romano “Città mese” di cui è anche garante del lettore. Ha scritto, con Carlo Picozza, giornalista di “Repubblica”, il libro “Errori e Orrori. Per non essere piantati in Nasso dall’italiano”, con la presentazione di Lorenzo Del Boca, già presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, con la prefazione di Curzio Maltese, editorialista di “Repubblica” e con le illustrazioni di Massimo Bucchi, vignettista di “Repubblica”. Editore Gangemi – Roma.