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Pubblicato su Lo SciacquaLingua

Due parole sull’uso corretto della preposizione impropria senza perché molto spesso, per non dire sempre, non viene usata a dovere. In linea generale si unisce direttamente al sostantivo: senza paura; senza fretta; senza soldi.

Quando regge due o più nomi, davanti al secondo (e a quelli successivi) non si ripete ma si pone la negazione  (oppure la o, secondo i casi), mai la esenza grazia né garbo; senza aiuto o conforto.
Se è seguita da un pronome personale (e molto spesso anche con i dimostrativi) si costruisce, preferibilmente, con la preposizione disenza di loro (ma anche senza loro); senza di voi (senza voi); senza di questo (senza questo).In funzione di congiunzione introduce una proposizione esclusiva con valore modale.

Sempre in funzione di congiunzione si unisce direttamente a un verbo di modo infinito se il soggetto di entrambe le proposizioni è il medesimo: è andato via di corsa senza dire una parola; se i soggetti sono, invece, diversi si fa seguire dalla congiunzione che con il verbo al modo congiuntivo: ha fatto tutto di testa sua senza che io lo sapessi.

A cura di Fausto Raso

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