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Pubblicato su Lo SciacquaLingua

Abbiamo sempre scritto (e ripetuto) che tutto ciò che si trova in Rete, soprattutto per quanto attiene alla lingua italiana, va “preso con le molle”, come usa dire.

Ci siamo imbattuti in un sito che tratta di lingua italiana e siamo dovuti ricorrere a un cardiotonico quando abbiamo letto: “Interdisciplinarietà: cos’è, metodologia e pratica”. Perché un cardiotonico? Perché la grafia corretta è interdisciplinarità (senza la “e” dopo la “i”).

Vediamo, succintamente, perché non si deve inserire la vocale “e”. I suffissi “-ità” e “-ietà” non si possono adoperare indifferentemente, ma secondo determinate regole. Prendono il suffisso “-ità” i sostantivi i cui aggettivi appartengono alla seconda classe, hanno, cioè la desinenza in “-e” ed è il caso, appunto, di interdisciplinarità, il cui aggettivo corrispondente è “interdisciplinare”; prendono il suffisso “ietà”, invece, i sostantivi i cui relativi aggettivi finiscono in “-o”, vale a dire gli aggettivi della prima classe: varietà (da vario); volontarietà (da volontario) ecc.

A cura di Fausto Raso

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