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Filosofo scozzese ed empirista,

fu alla natura umana appassionato;

il metodo sperimentale mette in vista,

che Newton aveva già utilizzato.

Sono esperienza ed osservazione

le basi solide dell’umana scienza

e, sol con l’adeguata riflessione,

si potrà giungere alla conoscenza.

Di ogni percezione fanno parte

le idee e, poi, anche le impressioni;

si mischiano come fan le carte;

tra esse esiston delle relazioni.

Causa ed effetto: è una relazione,

che è relativa solo all’esperienza

e rappresenta due oggetti in congiunzione,

in tempo e spazio, nella loro essenza.

Codesta relazion, però, è fondata

solo e soltanto su di una “credenza”,

su cui una costruzione vien poggiata:

è quella dell’umana conoscenza.

Considerando, invece, la morale,

egli sostien che la ragione è schiava

della passione, che più d’essa vale,

e questo è ciò che Hume dichiarava.

Il moral senso al gusto è molto affine;

pertanto il metodo, che è piuttosto adatto,

è lo sperimentale, il quale fine

è quello di impostare un bel ritratto.

E’ riferito a qualità umane:

saranno elogiate, se conviene,

le azioni lecite, quelle che son sane,

e biasimate quel che son da pene.

Tra le virtù ne emerge solo una:

la “simpatia”, che approva il mondo intero;

come ‘sta qualità non è nessuna

e non si potrà dir che non è vero.

Secondo Hume, anche la Religione

sul metodo empiristico è improntata,

in quanto non fondata su ragione

è la credenza, che non è già data.

Essa è basata sol sul sentimento

della paura, di chi teme Dio;

chi crede è in un continuo turbamento

e, per la mente, questo è un logorìo!

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