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Un modo diverso di abbracciare l’origine del sapere e di chi ne ha tracciato il solco. Un modo per mantenere la mente allenata sulla strada della Cultura “sostenibile”. Estratti dal libro “Filosofi in rima” Casa Editrice Jonia.

BUONA LETTURA E BUON DIVERTIMENTO

A Napoli studiò filosofia

ed appartenne ai Domenicani,

appassionandosi alla Teologia,

che gli insegnò princìpi molto sani.

Sostiene che non v’è opposizione

(secondo una questione medievale)

tra la ragione e la rivelazione,

in quanto il loro scopo è proprio uguale.

Cercano entrambe quella verità,

la quale è una sola in assoluto;

sono diverse le modalità

con cui si può arrivare a tal statuto.

“Preamboli alla fede” definisce

le verità, che mostran come Dio

esiste eternamente e non perisce

e lo dimostra senza logorìo.

Pe confermar che esiste un Dio potente,

Tommaso utilizza l’esperienza;

in cinque vie lui trova il suo mordente,

per affermar la Divina Esistenza.

Tutte le strade, che portano al traguardo,

dichiarano che esiste un incausato

primo motore, che, col solo sguardo,

riesce a dare vita al suo creato.

Riprende di Aristotele il pensiero,

per ciò che attiene alla conoscenza;

ogni concetto mentale, per intero,

deriva a tutti noi dall’esperienza.

Ancora da Aristotele riprende

dell’anima il ver significato:

come forma del corpo lui l’intende;

con l’intelletto, poi, l’ha dimostrato.

Del pensatore greco egli dirà

che l’Etica è un poco limitata,

ché fa coincider la felicità

con una conoscenza assai adeguata.

L’anima intellettiva, poi sostiene,

essendo al corpo strettamente unita,

muore con esso e, dunque, non conviene,

che la felicità sia già finita.

Felicità: si ottiene sol credendo

in un rapporto eterno col divino;

Dio ci dà gioia e noi, poi, sorridendo,

ci aggrapperemo a questo lumicino!

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