Molto spesso viviamo in modo frenetico, quasi come se qualcuno ci ricordasse che il tempo che abbiamo a disposizione non è mai sufficiente per poter portare a termine tutto ciò che dobbiamo fare nella nostra giornata. Ciò compromette, a volte, la qualità della nostra vita, sacrificando anche quei momenti che, per la loro importanza, dovremmo, invece, vivere appieno, senza sentire quel fiato sul collo che ci costringe a fare tutto di fretta.
Una delle fasi più importanti della giornata è senz’altro quella da dedicare alla prima colazione. Il pasto da “Re, purtroppo, a causa del poco tempo e della fretta, viene sminuito, specialmente quando si pensa di poter uscire da casa bevendo soltanto un caffè. Niente di più errato!
Se vogliamo affrontare al meglio la nostra giornata, dobbiamo fermare le lancette dell’orologio e dedicare un adeguato intervallo di tempo ad una vera e propria prima colazione. Essa non deve essere mai saltata, neanche qualora si decidesse di osservare una dieta dimagrante, in quanto ha un ruolo fondamentale nell’attivazione del metabolismo e fornisce la giusta dose di energia.
Saltare la prima colazione significa rischiare di sviluppare obesità e patologie cardiovascolari, perché le calorie necessarie verrebbero introdotte non al mattino, quando la digestione è più efficace, ma durante il pranzo; inoltre la sera, quando il metabolismo rallenta, la scelta degli alimenti ricade spesso su cibi più calorici e più grassi, con il rischio di adottare abitudini alimentari inadeguate e poco salutari.
La prima colazione deve essere, perciò, completa, appagante, non monotona e, soprattutto, bisogna dedicarle il tempo necessario.
È possibile comporre diversi tipi di prima colazione, dolce o salata, purché sia nutriente, ben bilanciata e proteica.
Un interessante studio, pubblicato su Nutrition journal, è stato svolto da un gruppo di studiosi del dipartimento di Fisiologia della Nutrizione e dell’Esercizio dell’Università del Missouri, in collaborazione con altri tre centri. Ai soggetti, donne in sovrappeso e in premenopausa, sono stati proposti tre diversi tipi di colazione, con lo scopo di valutare gli effetti successivi sui livelli del glucosio, dell’insulina e sul senso di appetito.
-Una colazione proteica, a base di salsiccia e uova.
-Una colazione povera di proteine e a base di pancake.
-Una colazione, da definire piuttosto “pseudocolazione”, prevedeva l’assunzione di sola acqua e, quindi, da non considerare un vero e proprio pasto.
L’assunzione della colazione ricca di proteine ha avuto effetti sorprendenti sul senso di sazietà e durante il corso della mattinata; inoltre le variazioni d’insulina e glucosio ematici del pasto successivo si sono rivelati nettamente ridotti e a pranzo si è avvertita la necessità di assumere meno calorie.
Tali risultati favoriscono la prevenzione di ingrassamento, d’infiammazione generalizzata, ma anche di patologie quali il diabete, l’aterosclerosi, la demenza senile.
Quella a base di uova non necessariamente deve essere concepita come una colazione salata; infatti con le uova si possono preparare ricette dolci, come la crema o le crepes.
Come alternativa alle uova, però, si possono utilizzare un paio di ricche manciate di semi oleosi, yogurt, ricotta, formaggio bianco (o anche quello di origine vegetale), che, oltre ad essere ricchi di proteine, sono anche facilmente digeribili e ben tollerati per il gusto gradevole.
Allora, con un po’ d’impegno e fantasia, mettiamoci alla ricerca di una colazione proteica adatta anche ai nostri gusti.
Chi, invece, fosse un po’ povero di idee, potrà seguire alcune indicazioni che verranno date di seguito e che, oltre a soddisfare il palato, tuteleranno la salute e il benessere complessivo.
Biologa Nutrizionista