Rispondiamo alla seguente domanda di un gentile lettore:
“Sono sposato da un anno e vorrei sapere se, col consenso di mia moglie, posso acquistare un bene -in particolare un terreno- e rimanerne proprietario esclusivo?”
Il regime di comunione legale dei beni è, in mancanza di diversa convenzione stipulata dai coniugi, la disciplina dei loro rapporti patrimoniali.
In tale regime, di regola, costituiscono oggetto della comunione i beni acquistati dai coniugi, insieme o separatamente, durante il matrimonio, salvo poche eccezioni, relative ai beni “personali”, espressamente previste dalla legge.
Pertanto, al di là dei beni di carattere personale (o comprati con denaro proveniente dall’alienazione di beni personali), il bene acquistato durante il matrimonio da uno solo dei coniugi rientra automaticamente nella comunione dei beni, anche se c’è il consenso manifestato dall’altro coniuge. Infatti, come precisato dalla Corte di Cassazione con ordinanza n. 26981 del 24 ottobre 2018, “l’intervento adesivo del coniuge non acquirente non è di per sé sufficiente ad escludere dalla comunione il bene che non sia effettivamente personale“, in base all’assunto che, ai sensi dell’art. 179, comma 2, lett. f) solo la natura effettivamente personale del bene determina l’esclusione del bene dalla comunione.
Erminia Acri-Avvocato

Erminia Acri, iscritta all’Albo degli Avvocati del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, Patrocinante in Cassazione, esercita la professione di avvocato in materia di diritto civile, diritto del lavoro e previdenza, diritto amministrativo (abilitazione all’esercizio della professione di avvocato conseguita in data 05/05/1998). Consulente legale dell’Inas-Cisl, sede di Cosenza. Attività di docenza, in materia di Diritto di Famiglia, c/o Scuola di Specializzazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico (SFPID) – Roma. Iscritta all’Albo dei Giornalisti- Elenco pubblicisti dal 01/07/2006. Responsabile “Area informativa” Progetto SOS Alzheimer On Line
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