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Pubblicato su Lo SciacquaLingua

Due parole, due, sul verbo partire, che molti usano impropriamente con l’accezione di ‘uscire’, ripetendo l’uso del francesepartir. È un uso improprio, se non ‘errato’ perché, come fa notare il linguista Giuseppe Rigutini, partire include sempre il fine di un viaggio. Sbagliano coloro che dicono, per esempio, “parto ora dall’ufficio, sarò da te fra un’ora”. Dall’ufficio si “esce”, non si “parte”. Si parte quando si lascia una località per andare in un’altra. Diremo correttamente, quindi, “domani partiremo da Cosenza per Reggio Calabria”. E sempre a proposito di partire, lasciamo al gergo burocratico l’espressione a partire da: a partire da domani gli uffici saranno chiusi al pubblico tutti i giovedí. Chi ama il bel parlare e il bello scrivere dirà: da domani o cominciando da domani

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