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Pubblicato su Lo SciacquaLingua

Ecco un altro termine “che semina discordia” tra i lessicografi, quindi tra i vocabolari: copribusto (quell’indumento di stoffa o di maglia che ─ nei tempi andati ─  le donne indossavano sopra il busto). Alcuni ritengono il lemma in oggetto invariabile; altri variabile. Tra i vocabolari consultati sono per l’invariabilità: Zingarelli, Treccani, DOP, Devoto-Oli, Dizionario Olivetti, “Dizionario Italiano.it”. Ritengono il lessema variabile (quindi “pluralizzano”): De Mauro, Gabrielli, Palazzi, “Sapere.it” (De Agostini). A quali “sacri testi” bisogna dare ascolto? A nostro modesto avviso ai dizionari che “pluralizzano”. Perché? Perché copribusto è un nome composto di un verbo (coprire) e di un sostantivo maschile singolare (busto) e i nomi cosí formati prendono la desinenza del plurale: il copribusto / i copribusti.

A cura di Fausto Raso

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