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Pubblicato su Lo SciacquaLingua

I vocabolari si “accapigliano” nello stabilire il genere e la variabilità di “rompighiaccio”. Maschile o femminile? si pluralizza o no? I vocabolari che abbiamo consultato – come dicevamo – divergono. Per il De Mauro è maschile e femminile e invariabile; per il Devoto-Oli è maschile e invariabile; il Gabrielli lo attesta variabile e maschile; il Garzanti lo ritiene maschile e invariabile, sulla stessa linea il Palazzi; per il Treccani e il Sabatini Coletti è maschile e femminile e invariabile; per lo Zingarelli e il DOP, Dizionario di Ortografia e di Pronunzia, è invariabile e maschile. Come regolarsi? Noi faremmo un distinguo. Il sostantivo in oggetto è maschile e variabile quando indica l’arnese per rompere il ghiaccio (secondo la norma che regola la formazione del plurale dei nomi composti di una voce verbale e di un sostantivo maschile singolare): ho smarrito il rompighiaccio; al mercato ho acquistato due rompighiacci. Sarà femminile e invariabile allorché designa la nave atta a navigare nei mari, nei laghi e nei fiumi per rompere il ghiaccio: una (nave)rompighiacciodue (navi)rompighiaccio.

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