“Buonasera, sono una dipendente del Ministero dell’ Economia e Finanze – Agenzia delle Dogane.
Nel mese di dicembre l’ufficio Economico mi ha comunicato che dovrà recuperare nei miei confronti circa € 2.000, per la corresponsione maggiorata della R.I.A. (Retribuzione individuale di anzianità), tale voce stipendiale mi è stata erroneamente attribuita maggiorata dal 1990 a tutto il 2009. Visto che è stato un errore loro, devo restituire questa somma e quanti anni mi possono chiedere? O c’è prescrizione? Cordiali saluti. D.L. S..”
Il recupero di somme indebitamente corrisposte dalla Pubblica Amministrazione ai propri dipendenti “ha carattere di doverosità e costituisce esercizio, ai sensi dell’articolo 2033 codice civile, di un vero e proprio diritto soggettivo a contenuto patrimoniale, non rinunziabile, in quanto correlato al conseguimento di quelle finalità di pubblico interesse, cui sono istituzionalmente destinate le somme indebitamente erogate”, come precisato dal Consiglio di Stato, sez. IV, con la sentenza n.1154/2005.
Pertanto, nel caso di erronea liquidazione della retribuzione individuale, la Pubblica Amministrazione deve provvedere al recupero selle somme indebitamente pagate al dipendente nel termine prescrizionale ordinario decennale, visto che si applicano le disposizioni relative all’indebito oggettivo -articolo 2033 cod.civ.-. Tale termine decorre dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere, ossia dal giorno del pagamento delle somme non dovute.
Come affermato più volte dalla giurisprudenza, la buona fede del dipendente non impedisce all’amministrazione di provvedere a ripetere le somme indebitamente erogate, essendovi solo l’obbligo di procedere al recupero con modalità tali da non gravare eccessivamente sulle esigenze di vita del dipendente debitore.
Erminia Acri, iscritta all’Albo degli Avvocati del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, Patrocinante in Cassazione, esercita la professione di avvocato in materia di diritto civile, diritto del lavoro e previdenza, diritto amministrativo (abilitazione all’esercizio della professione di avvocato conseguita in data 05/05/1998). Consulente legale dell’Inas-Cisl, sede di Cosenza. Attività di docenza, in materia di Diritto di Famiglia, c/o Scuola di Specializzazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico (SFPID) – Roma. Iscritta all’Albo dei Giornalisti- Elenco pubblicisti dal 01/07/2006. Responsabile “Area informativa” Progetto SOS Alzheimer On Line
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