“Gentile avvocato vorrei togliermi il dubbio che mi tormenta dopo aver preso una multa per divieto di sosta. In un parcheggio per moto con tanto di strisce bianche in terra, domenica 6 settembre ho posteggiato il mio scooter per andare a messa non facendo caso al cartello che indicava che il sabato e festivi vi si possono parcheggiare le auto (tra l’altro il parcheggio gira intorno alla chiesa in semicerchio e rende alquanto difficile la visione della segnaletica). Non dovrebbe esserci un cartello di divieto per le moto specifico per quei giorni e non solo un’autorizzazione per le auto? Insomma quei 38 euro li devo proprio pagare? Grazie per la cortese attenzione, preferirei darli in beneficenza.”
Il Codice della Strada prevede che nelle aree di sosta i veicoli devono essere collocati nel modo prescritto dalla segnaletica (articolo 157). Inoltre, secondo la disposizione dell’articolo 120 del regolamento di esecuzione al Codice della Strada, il segnale PARCHEGGIO “può essere usato per indicare un’area organizzata od attrezzata per sostare per un tempo indeterminato, salvo diversa indicazione. Il segnale può essere corredato da pannelli integrativi per indicare con valore prescrittivo: limitazioni di tempo, tariffe per i parcheggi a pagamento, lo schema di disposizione dei veicoli (sosta parallela, obliqua, ortogonale), nonché categorie ammesse o escluse. Il segnale può essere inserito in quelli di preavviso e di direzione”; secondo l’articolo 6 del Codice della Strada, l’ente proprietario della strada può stabilire obblighi, divieti e limitazioni di carattere temporaneo o permanente per ciascuna strada o tratto di essa, o per determinate categorie di utenti.
Pertanto, se, come nel caso in esame, il segnale di parcheggio è integrato da un pannello in cui è rappresentata un’autovettura con indicazione dei giorni in cui alle auto è riservata la sosta, ciò vuol dire che, in quei giorni, la categoria delle autovetture è ammessa alla sosta, in quell’area, con esclusione di qualsiasi altra categoria di veicoli.
Conseguentemente, sotto questo profilo, il verbale di accertamento della violazione non può essere validamente contestato.
Erminia Acri, iscritta all’Albo degli Avvocati del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, Patrocinante in Cassazione, esercita la professione di avvocato in materia di diritto civile, diritto del lavoro e previdenza, diritto amministrativo (abilitazione all’esercizio della professione di avvocato conseguita in data 05/05/1998). Consulente legale dell’Inas-Cisl, sede di Cosenza. Attività di docenza, in materia di Diritto di Famiglia, c/o Scuola di Specializzazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico (SFPID) – Roma. Iscritta all’Albo dei Giornalisti- Elenco pubblicisti dal 01/07/2006. Responsabile “Area informativa” Progetto SOS Alzheimer On Line
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