Nel prendere sonno il corpo si rilassa, le mani si distendono. Solo il pensiero naviga come una prua sull’oceano, ed è l’ultima parte di una nave che affonda.
(Fabrizio Caramagna)
Il bisogno di dormire è molto importante per il nostro organismo, ma la sua intensità varia a seconda delle fasi che si attraversano durante il corso della vita, dall’infanzia all’età adulta. Più aumenta l’età, più si dorme di meno. Ciò che conta non è soltanto la quantità di ore di riposo, ma anche la qualità. Ma quanto è importante la qualità del sonno? E, soprattutto, da cosa dipende?
Un buon riposo rafforza il sistema immunitario, consentendo all’organismo di affrontare meglio ogni eventuale insidia.
Secondo alcuni studi, dormire meno di 7 ore per notte causa una riduzione del metabolismo, l’aumento della fame e dei processi infiammatori.
In tale contesto, un ruolo fondamentale è quello dell’alimentazione.
Infatti, la quantità e la qualità di sostanze alimentari, quali proteine, minerali e vitamine, sono strettamente correlate alla produzione di serotonina, adrenalina e melatonina che determinano condizioni di calma, buon umore, ansia o sonnolenza, a seconda della concentrazione dei suddetti ormoni.
In merito alla serotonina, uno studio condotto dagli scienziati della Facoltà di Medicina dell’Università Johns Hopkins di Baltimora, che hanno analizzato i livelli di serotonina presenti nel cervello di persone affette da un lieve deterioramento cognitivo, ha dimostrato che un basso livello di serotonina nel cervello potrebbe causare il morbo di Alzheimer, piuttosto che esserne un sintomo iniziale.
Per dormire meglio è necessaria, innanzitutto, un’equilibrata distribuzione dei pasti:
una ricca colazione ci consente di arrivare al pranzo con un appetito moderato, in modo da consumare un pasto completo ma non troppo ricco, e consumare a cena un pasto leggero. È importante, per ogni pasto ma in particolare per la cena, dosare bene carboidrati e proteine, cercando di prediligere carboidrati integrali e fibre, contenute in verdura e frutta.
Ciò favorisce una buona digestione e un adeguato riposo notturno.
Responsabili del ritmo sonno-veglia sono la melatonina e la serotonina,
che vengono prodotte correttamente solo in seguito ad un apporto sufficiente di triptofano, un aminoacido implicato nella loro sintesi, e delle vitamine del gruppo B. Duque, favoriranno un buon riposo tutti quegli alimenti contenenti triptofano, tra cui mandorle, pollo, tacchino, pesce e uova, ma anche le verdure a foglia verde.
Inoltre saranno d’aiuto anche quei cibi ricchi di magnesio, potassio e selenio, sali minerali, preposti a rilassare la muscolatura, tra cui semi di zucca, frutta secca, bietole, carciofi e spinaci, ma anche i legumi sono fedeli amici del sonno.
Allora sarà opportuno curare la cena con molta attenzione e, prima di andare a letto, sorseggiare una buona tisana calda a base di camomilla, melissa e biancospino e…Buon riposo!
(a cura della dott.ssa Lidia Imbrogno)
Biologa Nutrizionista