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Il cibo è il primo veicolo di accettazione al mondo mediante cui capiamo che, qualcuno, si sta prendendo cura di noi. Le esperienze più indelebili , da questo punto di vista, sono quelle vissute coi propri nonni perché nessuno, come loro, è disponibile a dedicarci  tempo, affetto e disponibilità.

Questa rubrica, curata da Maria Felicita Blasi, propone le antiche ricette delle nonne,  attraverso il ricordo dei loro nipoti.

In questa ventisettesima puntata, si parla della “ciambella al cioccolato”

Sapori d’infanzia

Non avevo mai pensato che una singola ricetta potesse contenere parti della mia infanzia; in fondo qualsiasi ricetta preparata da mia nonna rappresentava un’occasione per stare insieme; mi bastava anche soltanto guardarla mentre riempiva la pentola di acqua per cuocere la pasta. Mia nonna adorava cucinare per i suoi nipoti e lo faceva con amore e passione, tanto che ogni pietanza preparata da lei era più buona rispetto a quelle che preparava qualunque atra persona di famiglia. Una delle ricette che preparavamo più frequentemente era quella della “Ciambella al cioccolato”, perché mia nonna sapeva bene quanto mi piaceva e quanto mi rendeva felice impastarla assieme a lei.

La ricetta

Ingredienti:

-4 uova

-500 gr di farina “00”

-125 gr di burro

-100 gr di zucchero

-zucchero a velo

-1 bicchiere di latte

-cacao amaro in polvere

-1 bustina di lievito per dolci

Preparazione:

In una ciotola, mettere le uova e lo zucchero e mescolarli bene insieme; poi versare il latte e, poco per volta, aggiungere la farina; poi anche il burro sciolto, continuando ad amalgamare. Infine, aggiungere il cacao e il lievito. Versare l’impasto in uno stampo per ciambella, già precedentemente imburrato e infarinato.  Infornare ad una temperatura di circa 180°, per circa 45 minuti. Dopo aver verificato, utilizzando uno stuzzicadenti,  che il dolce sia ben asciutto all’interno, sfornare e lasciare raffreddare e, prima di servire, spolverare un po’ di zucchero a velo sulla ciambella al cioccolato!

Brigida (15 anni)

A cura di Maria Felicita Blasi

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