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Il cibo è il primo veicolo di accettazione al mondo mediante cui capiamo che, qualcuno, si sta prendendo cura di noi. Le esperienze più indelebili , da questo punto di vista, sono quelle vissute coi propri nonni perché nessuno, come loro, è disponibile a dedicarci  tempo, affetto e disponibilità.

Questa rubrica, curata da Maria Felicita Blasi, propone le antiche ricette delle nonne,  attraverso il ricordo dei loro nipoti.

In questa ventiquattresima puntata, si parla di “Polpette di carne”

Sapori d’infanzia

La ricetta che mi viene in mente pensando alla mia infanzia è quella delle polpette di mia nonna. Ricordo che quando le preparava passavo dalla cucina e le rubavo ancor prima che fossero pronti il pranzo o la cena. Ne faceva sempre a bizzeffe e le mangiavamo in qualsiasi momento, fino a lasciare vuoto il piatto che le conteneva. Ancora oggi è  così; sono talmente buone che mia nonna non ha mai modificato la ricetta.

La ricetta

Ingredienti (per 6-8- persone)

-1 kg di carne tritata

-3 uova

-formaggio grattugiato (parmigiano o anche misto)

-pangrattato

-prezzemolo

-mollica di pane lasciata in ammollo  in un po’ di acqua o latte

-pepe nero (facoltativo)

-aglio tritato

-sale quanto basta

-olio di semi per la frittura

Preparazione

Mettere la carne tritata in una scodella, condire col sale, aggiungere le uova, il formaggio grattugiato, l’aglio tritato, il prezzemolo, la mollica di pane e il pepe nero, se si preferisce. Dopo aver amalgamato tutti gli ingredienti con le mani, si  otterrà un impasto omogeneo, che dovrà riposare per circa 15 minuti. Prendere piccole quantità d’impasto, rotolarle tra i palmi delle mani per dare la forma delle polpette, da passare, poi,  nel pangrattato, per ottenere una buona doratura. Riporle in un piatto. Nel frattempo, mettere in una padella un’adeguata quantità di olio di semi e aspettare che si riscaldi; quando l’olio avrà raggiunto la giusta temperatura, adagiarvi lentamente le polpette, facendo attenzione a non far schizzare l’olio caldo. Friggere, prima da un lato e poi dall’altro, a fuoco medio, per fare in modo che le polpette possano cuocersi bene anche all’interno.

Le polpette di mia nonna sono sempre molto buone; nessuna persona, però,  è mai riuscita ad ottenere lo stesso risultato, nonostante abbia chiesto a mia nonna la sua ricetta. Forse perché la sua è una ricetta magica? Oppure perché è proprio lei che la rende magica? Ogni volta che mangio le sue polpette, ripercorro, mentalmente, tutta la mia infanzia, passo dopo passo. La mia nonna è insuperabile in cucina. A dire il vero, lei è insuperabile in tutto!

Emily (15 anni)

A cura di Maria Felicita Blasi)

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