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Egr. avv. Acri, ho un problema con mio marito. Io e lui siamo separati da due anni ed abbiamo un figlio di 13 anni, con affidamento condiviso. Nostro figlio ha bisogno di fare un intervento chirurgico ortopedico, che, secondo mio marito non è necessario, mentre io lo ritengo importantissimo per la salute del ragazzo. Visto il nostro disaccordo ed il rifiuto di mio marito di partecipare alla spese per l’intervento, chi decide in questo caso? Grazie”

Con la Legge n.54/2006, che ha modificato l’art.155 del codice civile, l’affido condiviso è diventato la regola, essendo stabilito che “anche in caso di separazione personale dei genitori il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale”.

L’affidamento condiviso comporta che entrambi i genitori assumono i compiti di cura, educazione ed istruzione dei figli, col reciproco dovere di informazione sulle questioni che riguardano i figli e di adozione concordata delle decisioni più importanti (istruzione, educazione, salute).

Tuttavia, ove vi sia disaccordo tra i coniugi su determinate scelte, e non sia possibile trovare un punto di incontro, la decisione è rimessa al giudice, su ricorso di uno dei coniugi. Quanto alla contribuzione alle spese – mediche, in questo caso- esse vanno ripartite tra i genitori secondo i criteri fissati nel provvedimento di separazione.

Erminia Acri-Avvocato

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