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Pensieri, emozioni, stati d’animo di adolescenti (gli alunni dell’IIS “Lucrezia della Valle” di Cosenza) dedicati ai propri nonni, “testimoni del passato, garanzia del presente ed eredi del futuro”.

Cara nonna, sai…

non sono mai stata di tante parole e, soprattutto, non lo sono ora, in questo periodo specifico della mia vita, per me molto critico. Innanzitutto, vorrei chiederti scusa se non sono molto presente, ma è già tanto che io riesca a badare a me stessa.

Sono consapevole che se tu mi vedessi nello stato in cui mi trovo ti preoccuperesti ogni giorno di più. Scusami per tutte le volte che non rispondo alle tue telefonate, ma in alcuni momenti la musica diventa prioritaria ed è l’unica cosa che riesce a farmi stare un po’ meglio. Perdonami se, a volte, ti procuro dispiaceri, ma la rabbia che ho dentro mi impedisce di fare le cose che, invece,  vorrei fare.

Scusa se non sono la nipote che vorresti, scusa se non sono più  dolce come quando ero piccola, scusa se sono strana e anaffettiva, scusa se sto sempre con gli auricolari, scusa se sono sempre immersa nella musica. Non pensare che io non ti voglia bene, perché non è così…è solo che non so come dimostrartelo e non so neanche il motivo. Io ti voglio un mondo di bene.

Sai cosa mi aiuterebbe? Tornare a Mendicino.

Ricordo quelle giornate di sole, con il caldo e l’erba verde del tuo giardino; quel bellissimo universo, in cui ero felice, un universo in cui ora non riesco a tornare. Vorrei tornare alle mattine in cui mi alzavo per andare a scuola (sempre in ritardo grazie a papà) e c’eri tu a salutarmi per poi aspettarmi al mio rientro. Mi piacerebbe tornare a stare io seduta in un angolo, mentre tutti erano in villetta a giocare a basket o a pallavolo. Come sarebbe bello poter tornare a casa sudata e sfinita, con il mal di testa sì, ma tranquilla, e salire subito sopra, in camera tua e di nonno…felice nel mio universo, il mio carissimo universo, a cui penso sempre. Ricordo le sensazioni che provavo, le persone che avevo accanto, le cose che facevo, le canzoni che ascoltavo e…la pura e bellissima felicità che provavo e che ora non posso e non riesco più a provare. Chissà…magari un giorno tornerò e potrò avere la soddisfazione di sentire: “Raffaella is back!”…ma, per il momento, posso solo aggrapparmi agli ultimi ricordi che ho.

Ti voglio bene, nonna!

Raffaella (15 anni)

A cura di Maria Felicita Blasi

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