Pensieri, emozioni, stati d’animo di adolescenti (gli alunni dell’IIS “Lucrezia della Valle” di Cosenza) dedicati ai propri nonni, “testimoni del passato, garanzia del presente ed eredi del futuro”.
Hola abuela (Ciao, nonna), come stai? Spero bene. Non abbiamo mai avuto l’opportunità di abbracciarci, baciarci, o fare tutte quelle cose che fanno nonna e nipoti.
Ma non perché tu non possa farlo, o io non ne abbia voglia. Semplicemente perché siamo lontani migliaia di chilometri.
Vorrei poterti vedere, toccare. Anche solo per un po’. Spendere del tempo insieme a te.
Con gli altri nonni non ne ho avuto la possibilità: erano malati e, beh, l’abuelo (nonno) non c’è più da tanto tempo.
Mi chiedo come sei fatta, quanto sei alta, come sono le tue mani, il tuo viso e anche come abbracci e come sei fatta dentro.
Ti vedo solo attraverso lo schermo e, diciamo la verità, il tuo computer non è proprio dei migliori.
Nonostante ti siano successe tante cose, non ti ho mai vista triste. Mi sorridi sempre. Ti chiedo anche scusa per tutte quelle volte in cui non mi sono fatto vedere o non ho parlato; è stato solo perché, alcune volte, non so bene come comportarmi .
Ci sono davvero tante cose che ti vorrei dire, da nipote, tante cose che vorrei raccontarti, ma non so come dirle.
Forse è arrivato il momento in cui dovrei approfondire di più lo spagnolo, così da poterti parlare senza rischiare di non sapere cosa dire. Spero di poterti vedere e abbracciarti.
Anche spesso, se fosse possibile. Non voglio dirti cose tristi, però. Un giorno dovremmo cucinare qualcosa insieme, anche solo con te che mi darai le istruzioni.
Magari potrebbe darci una mano anche il mio papà.
Dovremo fare davvero tantissime cose insieme. Quindi tu cerca di comprare un bel po’ di “dulce de leche” (“salsa al caramello”) e papà ed io cercheremo di prendere i biglietti.
Ti voglio bene, Abuela!
Gabriela (16 anni)
A Cura di Maria Felicita Blasi
