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ti ho visto per l’ultima volta precisamente quattro anni fa ma tuttora ricordo il tuo sorriso… pieno di speranza e felicità, che mi faceva stare bene, anche se tutto ciò che mi circondava si stava pian piano “rompendo”.

Ti voglio rivolgere una domanda che, secondo me, tu definirai banale, ma, per me, non lo è:

Ti stai prendendo cura di te?”

Ogni volta che mamma te lo chiedeva, al telefono, tu mentivi. Da piccola non capivo perché ma, ora, sì. Non volevi farla preoccupare, perché tu dovevi essere la sua roccia, la persona capace di tirarle su il morale, quando litigava con sua madre, il supereroe che andava in suo aiuto in qualsiasi momento.

Per un po’di tempo mentirle ha funzionato, finché non è venuta a trovarti.

Io non voglio che tu mi menta, so che non stai bene e so quanto sia stressante per te gestire alcune situazioni familiari. Anch’io, però, soffro per tutto ciò.

Sei sempre stato il nonno con cui ho legato di più. Ti consideravo una sorta di supereroe, che viveva in grandi palazzi, con troppe finestre che non riuscivo mai a contare.

Realizzo solo ora quanto soffrissi in quel letto; tuttavia, continuavi a sorridere e a scherzare, non solo per me, ma anche per tua figlia e, in generale, per tutte le persone che ti circondano.

Perciò io ti ammiro, anche se menti.

Spero di riuscire a vederti l’anno prossimo.

Mi manchi tantissimo: mi manca il modo in cui scherzavi, mentre a tavola si scatenava il delirio; mi mancano quei momenti in cui, fiero, mi portavi nell’orto per farmene ammirare i frutti,invitandomi ad apprezzare anche gli uccellini che volavano in cielo, ma mi manca, soprattutto, il tuo sorriso, che ho sempre considerato il tuo accessorio preferito.

Ti voglio bene nonno! Promettimi che ascolterai i consigli dei medici e avrai cura di te!

Alessandra (16 anni)

A Cura di Maria Felicita Blasi

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