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Questo è il primo degli articoli con cui verranno descritte le linee guida del modello di pensiero di derivazione psicodinamica ma Pragmatico Eclettico Analitico del dott. Giovanni Russo. Rappresenta il risultato della trascrizione di centinaia di lezioni registrate ed ha costituito la base del libro “Una psicoterapia ad Indirizzo Dinamico” EUR Ed. Roma 2001

A cura di Oretta Lanternari (Pedagogista e moglie di Giovanni Russo) e Giorgio Marchese (Medico Psicoterapeuta e allievo di Giovanni Russo)

Cosa significa Teoria P.E.A.

Scoprire tutto il possibile riguardo all’essere umano,  per capire più che sia possibile in merito alla strada  da  percorrere per  ottenere  una  “Vita Migliore. (Giovanni Russo)

Questa è stata la motivazione che ha indotto il Dr. Giovanni Russo ad approfondire gli studi nel campo della ricerca in psicoterapia.

Strada facendo si è reso conto di avere prodotto una quantità tale di risultati utili da potere “assemblare” un nuovo sistema di pensiero che egli ha chiamato Pragmatico – Eclettico – Analitico.

La definizione “sistema di pensiero” è dovuta al fatto che, così come un sistema eliocentrico “gira” intorno ad un sole (dipendendo da quest’ultimo), gli elementi funzionali della psiche umana “gravitano” intorno alla struttura pensiero il quale, come un direttore d’orchestra, dirige le dinamiche interne.

La sigla  P.E.A. (Pragmatica, Eclettica, Analitica) sta a significare che:

  • tutto quello che viene proposto, deve poter essere verificato dalla mente di chi ascolta e trovare una applicazione pratica nella risoluzione dei problemi –  (Pragmatica);
  • si tiene conto degli studi elaborati finora e riguardanti l’essere umano (dal punto di vista psicologico, medico, fisico, biochimico, filosofico, ecc.) – (Eclettica);
  • si “lavora” mediante un’analisi energetica dei conflitti del sofferente – (Analitica).

Tale modello psicologico, è il risultato di ricerche miranti all’acquisizione di conoscenze che rispettino alcuni importanti principi:

  • quello “olistico”, in base al quale psiche e corpo fanno parte di un tutt’uno (l’energia);
  • quello “epistemologico”, grazie al quale è possibile distinguere i giudizi di tipo scientifico da quelli di opinione (con l’aiuto della logica universale);
  • quello “ontogenetico”, che porta ad un migliore sviluppo dell’essere umano, dalla sua fecondazione all’età adulta.

La teoria P.E.A., pur partendo da posizioni freudiane classiche (come vedremo più avanti) propone degli avanzamenti che si evidenziano nel concatenarsi dei suoi punti fondamentali:

  • il rapporto esistente fra energia ed essere umano;
  • i bisogni psicofisici degli esseri umani che, partendo da quelli indispensabili (il cui appagamento, consente la sopravvivenza) e passando per quelli transitori (identificazione, competizione con gli altri, etc.), culminano in quelli primari necessari allo sviluppo della propria “identità” (autostima, autoaffermazione, rapporto corretto con la propria individualità e con la propria collettività, etc.) ;
  • la mappa della personalità, che ordina e chiarisce i vari elementi della psiche in strutture (apprendimento, pensiero, logica),   strumenti (intelligenza e volontà), mezzi (comunicazione: comportamento,   temperamento,  carattere,  ragionamento);
  • il legame tangibile fra il consapevole e l’inconsapevole e tra mondo interno e mondo esterno di ciascun essere umano;
  • clinica;
  • terapia.

Esaminiamo, ora, in maniera sintetica, ciascuno degli elementi su cui si fonda la  teoria P.E.A.

ENERGIA VITALE UMANA

Tutto quello che esiste in natura (osservabile o meno), è costituito da tre tipi di particelle submicroscopiche:

elettrone, protone, neutrone .

Abdus Salam (premio Nobel per la fisica nel 1979) ha dichiarato: <<L’universo è costituito da otto corpuscoli : sei tipi di quark, un elettrone ed un neutrino>>.

Questi corpuscoli, interagiscono tra loro creando e trasformandosi in altre particelle, in un moto continuo; in queste ininterrotte dinamiche, si produce tutta la materia vivente, utilizzando energia.

La fisica moderna ha portato alla conclusione che “un oggetto materiale ed il suo movimento, siano trasformabili l’uno nell’altro e debbano essere considerati come due diversi aspetti della stessa energia”.

A questa conclusione giunse Albert Einstein, nella sua teoria della relatività “ristretta”: <<E’ possibile trasformare materia (energia “condensata”) in movimento puro (“energia “libera”), così come è possibile creare materia dal movimento stesso>>.

Dal momento che l’energia la si può trasformare in materia e viceversa, in un continuo processo di movimenti energetici intercambiabili, si può affermare che l’energia è vitale .

Il rapporto che lega l’energia “libera” all’energia “condensata ed organizzata” (materia), è stato definito da A. Einstein nella sua formula matematica da cui risulta che, per conoscere quanta energia “possiede” una certa quantità di materia, basta moltiplicare quest’ultima per il quadrato della velocità della luce.

Cosa si ricava da questa relazione?

Ogni unità di energia possiede una massa piccolissima; ogni unità di massa, rappresenta un enorme magazzino di energia    ( A. Einstein)

Ipotesi di lavoro di G. Russo                                 

  • Osservando l’essere umano, possiamo affermare che, ad esempio il movimento muscolare del corpo costituisce un fenomeno di energie aggregate.
  • Allo stesso tempo, l’attività del pensare, la produzione di emozioni, rappresentano l’equivalente dell’energia “libera” non condensata.

Se a questo aggiungiamo che, un movimento, prima di effettuarlo bisogna pensarlo, ecco che nasce il concetto di Psicobiofenomeno, da cui si evince che l’essere umano (al tempo stesso massa ed energia) è Energia Vitale Umana: la formula di Einstein trova applicazione nelle dinamiche psicobiologiche dell’essere umano.

Secondo la teoria della relatività, “la massa è una forma di energia aggregata rappresentante, comunque, un aspetto dinamico di una quantità di energia”.

In fisica, la massa di un corpo equivale alla quantità di materia che compone quel corpo.

Quindi, siccome l’energia si trasmuta in materia e la materia in energia, a somiglianza del rapporto  “onda / particella” (secondo cui, a livello ultramicroscopico, le particelle tendono ad avere una massa così piccola da confondersi con il proprio movimento ondulatorio), si deduce quanto segue:

“L’essere umano (costituito da psiche e corpo) è psiche, quando manifesta prevalentemente energia pensante, onda; al tempo stesso, è corpo quando l’energia aggregata in massa, manifesta psicofenomeni osservabili, in prevalenza, mediante il corpo, particella. (G. Russo)

Come può, l’essere umano, considerarsi contemporaneamente psiche e corpo (onda e particella)?

Russo ha elaborato, per poter rispondere a tale interrogativo, la “Teoria delle ipotesi parallele”

Allo stato attuale, la fisica ci dice che la più piccola entità energetica, si chiama “quark”. Ogni particella stabile (protone, neutrone) è costituita da tre tipi di quark.

L’insieme di protoni, neutroni ed elettroni (altro tipo di “particella elementare”), costituisce  un  atomo. 

Tanti  atomi  formano una molecola. Tante molecole determinano  una  cellula. Un  insieme  di  cellule  simili, formano un tessuto da cui (per “assemblaggio tissutale”) si genera   un   organo.

L’insieme   degli   organi, costituisce   un   organismo.

Questo  accade  per  il  corpo  (energia  aggregata,  o  massa)

Per  la  psiche,  il  dott.  Russo (come accennato sopra) ha  formulato  una   ipotesi parallela, tenendo conto degli “assemblaggi energetici” operati dal pensiero,  producenti psicofenomeni di energia virtuale (ad esempio, le  emozioni,  le  idee).

  • Agli equivalenti dei quark, si è dato il nome di  “dati parcellari”.
  • Tanti dati parcellari, costituiscono un “subdato”.
  • L’insieme di  subdati, forma  un “dato”.
  • Tanti  dati,  formano “un’essenza “.
  • Più  essenze  determinano “ un’idea “,  da  cui  si  creano  i  concetti.
  • Tanti  concetti,  determinano  un  discorso.
  • L’insieme di tanti discorsi, costituisce il risultato di molte processazioni di pensiero, prodotte per comunicare col proprio mondo  interno  e  col  proprio  mondo  esterno.

L’energia  si può utilizzare per sé  e  per gli altri,  può  essere “utile”  o  dannosa, la  si  può  ricevere  e  trasmettere (mediante il  linguaggio  verbale e  temperamentale) in maniera consapevole  od  inconsapevole; ma  la  cosa  meravigliosa  è  data dal fatto che, ognuno di noi, la produce sotto forma di corpuscoli, mediante le molteplici  dinamiche  mentali, dentro  i campi  psico-bio-elettromagnetici  degli   atomi.

Osserviamo, ora, cosa succede in un essere umano dal concepimento fino ai primi tre mesi di vita intrauterina (periodo embrionale) usufruendo delle ipotesi scientifiche di G. Russo.

Dopo il concepimento, nasce una nuova vit

All’interno di ogni ovulo e di ogni spermatozoo, si ipotizza che (oltre al potenziale che consentirà lo sviluppo delle caratteristiche corporee) vi siano dei nuclei energetici indifferenziati (che rappresentano gli elementi psichici, allo stato potenziale) definiti NE.AF.AG .

Questa sigla, indica l’insieme della Neutrergia (energia mentale), dell’Affettività e dell’Aggressività,  le tre qualità energetiche che, sviluppando (dopo essersi differenziate nel periodo intrauterino),  rappresentano ciò che, globalmente si chiama “psiche”.

Riassumendo

Dallo zigote (risultante dalla “fusione tra spermatozoo ed ovulo,  mini – mini – mini –  big bang  della  natura  umana), attraverso divisioni mitotiche, arriveremo allo stadio di morula, da cui si differenzieranno i tre foglietti germinativi (per il corpo) e le tre qualità energetiche – NE.AF.AG. (per la psiche).

Dai tre foglietti germinativi si differenzieranno l’ectoderma, il mesoderma e l’endoderma da cui si svilupperanno tessuti, organi ed apparati.

Dall’Energia Vitale Indifferenziata, si diversificheranno le tre qualità energetiche : neutrergia (energia mentale), affettività e aggressività, da cui avremo la costituzione della psiche in strutture, strumenti e mezzi e la conseguente funzionalità fisiologica.

I  foglietti  germinativi  e  le qualità  energetiche sono espressioni diverse della stessa Energia Vitale Umana, manifestandosi   in  funzionalità  fisiche  e  psichiche.

Il  tutto  rappresenta  la  complessione  del  dinamismo  psicofisico   che   si  chiama   “essere umano”.

Da sempre si è potuto constatare che, ogni essere umano, è in grado di pensare, di muoversi, di “amare”.

Tutti gli psicofenomeni prodotti dagli esseri umani, sono riconducibili “energeticamente” alle tre espressioni di qualità di Energia Vitale Umana che, a “prevalenza”, si manifestano: 

  • la neutrergia (energia mentale), che “assembla” strutture (apprendimento, pensiero, logica), strumenti (intelligenza, volontà) e mezzi della comunicazione (comportamento: carattere & temperamento, ragionamento) e ne rende possibili le relative “dinamiche”;
  • l’affettività, che  consente di mostrare la qualità dei sentimenti; può  essere  positiva  (ad esempio, l’amore), mista (se produce disturbi conflittuali e conseguenti manifestazioni psicosomatiche), negativa (se produce una serie di manifestazioni negative, fra le quali l’odio);
  • l’aggressività, (dal latino “aggredior”: mi muovo in avanti) consente  di  mostrare  la  vasta  successione  delle gradazioni   di   movimento   dell’energia; può  essere  positiva (quando è utile a se stessi ed agli altri), mista (quando è rivolta verso se stessi, produce disturbi conflittuali  e  psicosomatizzazioni, quando è rivolta verso gli altri, si può evidenziare  in  azioni  punitive e/o scherzi, ironia, etc.), negativa (quando è distruttiva per se e/o per gli altri).

Secondo  l’ipotesi  di G. Russo, la  vita  psicofisica  di  ogni essere umano  si  produce (e dipende) dalle  molteplici  dinamiche  energetiche  mentali, le quali si dovranno armonizzare  con  le  dinamiche   energetiche   delle  strutture del   corpo.

La neutrergia  non  può  essere  comunicata  “direttamente” al mondo  esterno,  perché  serve  a  consentire  il   funzionamento del  mondo  interno  di  ogni  essere  umano; pertanto,  quello che  si  è  elaborato  (grazie alla neutrergia)  può palesarsi soltanto   mediante   affettività  ed   aggressività.

  • Ciascun essere umano, ogni giorno (nel momento in cui si sveglia, si stiracchia, si lava, si veste, va al lavoro, etc.), produce ed  utilizza  prevalentemente  energia  vitale  umana    aggressiva, sotto   forma   di   movimento.
  • Allo stesso modo, produce  ed  utilizza  energia vitale umana affettiva  “calore”,  per  tutte  le  manifestazioni  dei  sentimenti.
  • Ogni essere umano, produce ed utilizza in continuazione, soprattutto energia vitale umana neutrergica mediante cui si possono espletare tutte le elaborazioni utili per la vita quotidiana :   riflettere,   ponderare,   rimuginare,   amare, muoversi,   comunicare, etc.

Nell’essere   umano,   quindi,   tutto  è   energia :

  • ogni gesto (prodotto da contrazioni muscolari che liberano energia cinetica, la quale consente il movimento), conseguente ad un elaborato di pensiero; 
  • ogni sentimento (il quale produce calore, che libera energia affettiva), conseguente ad emozioni affettive;
  • ogni “pensiero”  (determina elaborazioni, che producono idee, le quali si possono esprimere al mondo esterno, mediante la  comunicazione verbale, quella temperamentale, etc.)

Perché si possano realizzare i vari aggregati energetici, il pensiero (per trasformare l’energia potenziale in energia cinetica) utilizza alcuni tipi di energia di attivazione i quali, rispettivamente, prendono il nome di :

  • stimolo
  • pulsione
  • pulstimolo

Stimolo

Qualunque  tipo  di  energia eccitatoria  prodotta  in  natura,  non  di origine animale (lampo, tuono, pioggia, raggi del sole, etc.) che, dal mondo esterno penetri, mediante i sensi, nel mondo interno di un essere umano, producendo reazioni energetiche. 

Sono  stimoli,  tutti  i “segnali” energetici non umani (automobili, sirene, etc.) purché riescano a superare la soglia sensoriale di attivazione.

Pulsione

 Energia di attivazione che si produce nel mondo interno di ciascun  essere  umano, per  consentire  tutte le processazioni del pensiero, i dialoghi fra le varie componenti della psiche e quelli fra psiche e corpo. Le pulsioni rimangono sempre nel proprio mondo interno e possono distinguersi in semplici e complesse (che prendono il nome di idee)    

Pulstimolo

Energia  di  attivazione  animale  (prodotta da pulsioni), costituita  in  aggregati  “virtuali” chiamati idee che, trasmessa al mondo esterno (“vestendosi” di parole od usando il temperamento), agisce  su  esseri  umani,  animali, etc. 

Nel prossimo articolo: Come è nata la Teoria P.E.A.?

Oretta Lanternari – Pedagogista

Giorgio Marchese : Medico Psicoterapeuta,  Direttore “La Strad@”

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