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La “collana” sull’Amore che vi proponiamo, prende origine dall’Opera Omnia “Il sofferto bisogno di amare” e si offre come spunto per le brevi riflessioni video del canale YouTube “infinito presente”. Nessuna velleità di apparire come una guida per vivere meglio ma, soltanto, un’occasione per provare a ritrovare la via, incisa in ognuno di noi, che ci ha permesso di sorridere ogni volta che abbiamo incrociato gli occhi di chi ci ha amato veramente.

In questo sesto incontro: “AMORE PASSIONALE E ROMANTICO”.

La scienza mi spiega che, ad ogni nuovo incontro, la mia mente informa il corpo mediante l’innalzamento dei livelli di dopamina, un neurotrasmettitore che mi consente di percepire un maggiore desiderio, di fissare i ricordi e di ricercare la ripetizione dell’esperienza.

L’aumento della Dopamina si porta, a ruota, un incremento della produzione della Noradrenalina, della Feniletilamina, dell’istamina e delle encefaline (categoria di oppioidi secreti dall’ipotalamo, che contrastano il dolore e aumentano il piacere). Forse per questo, l’eccitazione che proviamo nell’attesa, crea una leggera vertigine, simile a quella provocata da una piccola dose di anfetamine oppure da generosa quantità di cioccolata (che contiene, appunto, Feniletilamina).

Rimane coinvolto anche il sistema neurovegetativo che a sua volta, “si tira dietro” organi e apparati cosiddetti “involontari” (respiratorio, cardiocircolatorio, digerente, etc.)

Il “piacevole” prezzo da pagare, consiste nella temporanea riduzione di Serotonina, che produce quel certo sentimento di “magnifica ossessione”.

Da quanto riportato, si comprende come, a questo punto, la ricerca del contatto intimo sessuale, diventa importante perché, lo scambio psicologico (di idee, emozioni e sensazioni) e biochimico (ormoni, attraverso i diversi fluidi biologici) rinforza ogni sensazione creando un sempre maggiore attaccamento.

LA “MICCIA” CHE SI ACCENDE…

“Vorrei essere il vestito che porterai, il rossetto che userai…Vorrei essere l’acqua della doccia che fai, le lenzuola del letto dove dormirai… Vorrei essere il motore della tua macchina così, di colpo, mi accenderai. Tu non mi basti mai, davvero non mi basti mai! Tu, dolce terra mia… dove non sono stato mai”. (Lucio Dalla)

Seguendo le vie dell’amore, nel mio personalissimo viaggio all’interno del cervello vado a visitare, sempre più, “i piani nobili e i loro appartamenti”: là, dove gli istinti si rivestono di sentimenti, dove le impressioni e le sensazioni diventano percezioni e rappresentazioni, dove anche gli oggetti e i fatti vengono coltivati; dove sono regolati i nostri comportamenti e ogni nostro singolo atto.

Luoghi di memoria e di sapere che fanno di noi degli Homo sapiens. Credo di poter affermare senza timore di esser smentito che l’amore è quel momento in cui, invece di subire il senso delle cose, diamo loro senso.

IL BISOGNO DELL’ALTRO.

Bisogno… mancanza. Ed ecco che si “incontra”, rinforzato, il desiderio, come espressione della mancanza.

E, a questo punto, ritorna in gioco il doppio binario: si, perchè di fatto, noi cerchiamo nell’altro, quegli aspetti che possono soddisfare dei nostri bisogni. Nel dare o nel ricevere. Se abbiamo un bisogno di relazione, cerchiamo il ‘contatto’ psicologico. Se esistono carenze (affettive, sociali, etc.), l’altro diventa occasione di compensazione. E, in questo caso, nasceranno dei problemi.

AD ESEMPIO…

LA SESSUALITÀ AL SERVIZIO DELL’ANGOSCIA

La sessualità non sempre è al servizio del piacere; in alcuni casi, è come se fosse  al servizio dell’angoscia. Per esempio. la sessualità compulsiva, si cerca (inconsciamente) la stessa funzione che per il bambino ha la suzione del pollice: abbassare i livelli di angoscia.

ASPETTI PSICOANALITICI DEL DESIDERIO EROTICO (Otto. F. Kernberg)

Se volessimo attuare una “esplorazione psicoanalitica” delle caratteristiche del desiderio erotico (alla stregua dei coniugi William Masters e Virginia Johnson per ciò che concerne l’anatomia e la fisiologia del rapporto sessuale), potremmo trarre spunto da quanto descritto da Otto Kernberg, nelle sue “Relazioni d’amore”

Nella dinamica erotica che si genera fra due interagentiin primo luogo c’è la ricerca del piacere, orientato verso un’altra persona verso cui si sente un irrefrenabile impulso di penetrare e invadere o da cui essere penetrati e invasi. È un desiderio di intimità fusione e unione in cui, i confini psicologici fra i due sessi (femminile e maschile), non sono più nettamente distinguibili.

Una seconda caratteristica del desiderio erotico è l’identificazione con l’eccitazione sessuale e l’orgasmo del partner, “allo scopo di godere di due esperienze fusionali complementari”. Campeggia su tutto, in questo caso, “il piacere che nasce dal desiderio dell’altro, dall’amore che si esprime nella risposta al proprio desiderio sessuale e dall’esperienza di fusione nell’estasi che vi si accompagna. C’è, qui, anche la sensazione di appartenere a entrambi i sessi nello stesso momento, di superare temporaneamente le barriere, di solito invalicabili, che separano i due sessi e il senso di completezza e di gioia. che ne deriva..”

Un terzo aspetto del desiderio erotico è il senso di trasgressione, di sfida alla proibizione implicita in ogni rapporto sessuale…”  che deriva dal condizionamento subito, da bambini, per l’imposizione delle regole “edipiche” (che hanno ridimensionato il nostro smisurato EGO) e che appresenta, quindi, una implicita sfida e disobbedienza: come se, in questo modo, si riacquisisse il controllo sulle regole e su chi ce le ha imposte.

E, POI, FATE L’AMORE (ALDA MERINI)

E poi fate l’amore. Niente sesso, solo amore.
E, con questo, intendo i baci lenti sulla bocca, sul collo, sulla pancia, sulla schiena,
i morsi sulle labbra, le mani intrecciate e, occhi dentro occhi.
Intendo abbracci talmente stretti da diventare una cosa sola:
corpi incastrati e anime in collisione carezze sui graffi,
vestiti tolti insieme alle paure, baci sulle debolezze,
sui segni di una vita che fino a quel momento era stata un po’ sbiadita.
Intendo dita sui corpi, il creare costellazioni, l’inalare profumi…
Cuori che battono insieme, respiri che viaggiano allo stesso ritmo.
E poi sorrisi, sinceri dopo un po’ che non lo erano più.
Ecco, fate l’amore e non vergognatevi,
perché l’amore è arte e, voi, i capolavori.

Questo video riassume, semplificandoli, i contenuti finora espressi, offerti con una delicata base musicale. Buona “degustazione”

Arrivederci alla prossima puntata dal titolo “Amore consolidato o Perversione della Relazione”

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