Posted on

La sua corrente è l’Esistenzialismo,

che studia l’uomo come un “divenire”;

ha contestato molto l’Hegelismo

e la ragione vi farò sentire.

E’ la dialettica da lui non contestata:

ne disapprova l’universalità;

Dio non diviene e, allora, è proprio errata

questa teoria e la boicotterà.

Soltanto l’uomo ha la capacità

di ritornare sempre su di sé;

così una sintesi fare egli potrà:

dell’esistenza lui soltanto è il re.

Ma l’uomo sa di essere “finito”

e anche un “nulla” in confronto a Dio;

è proprio un peccatore assai accanito,

ma potrà scegliere in base al suo desìo.

Infatti, l’uomo è “possibilità”;

è anche consapevole di ciò,

ma quale scelta miglior per lui sarà?

Adesso tre modelli elencherò.

Il primo è quello “estetico” e si sa

che egli interpreta proprio il seduttore:

la gioia ed il piacere inseguirà,

ma, poi, la noia porterà il grigiore.

E’ quello “etico” su un altro binario:

consacra la sua vita alla famiglia;

alle stranezze lui sarà contrario,

però ad un pentito, poi, somiglia.

Infine abbiamo l’ uomo “religioso”,

che vive in funzione della fede,

ma pure questo stato è assai dannoso

e, molto spesso, il suo equilibrio lede.

Egli è indeciso qual sarà la scelta;

dunque, l’angoscia lo coglie di sorpresa

e la disperazion subentra svelta;

la personalità, ormai, s’è arresa.

Da qui nasce la fede, quella vera…

e non sarà, allor, più razionale;

invocherà la grazia, con preghiera.

Questo passaggio è un “salto” eccezionale!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *