Fu sia filosofo che pedagogista;
benché fosse di Fichte uno studente,
il suo pensier si muove in altra pista
e la realtà dall’ Io è indipendente.
Filosofia: nasce dall’esperienza,
com’è per Kant nella “Ragione pura”;
di “datità” essa è conoscenza,
che è evidente e che non è oscura.
Ci offre l’esperienza sensoriale
svariati aspetti, tra loro contrastanti;
perciò non basta un unico “reale”:
devono esisterne, dunque, proprio tanti!
Allora è pluralistico il Realismo,
nel quale l’esser non è mai da solo;
non è chiamato in causa l’Idealismo,
dal quale Herbart ha già preso il volo.
L’anima, infatti, è uno dei “reali”,
che interagisce a tutti gli altri assieme;
lottando sempre contro i suoi rivali,
alla coscienza, dunque, si diviene.
Il fin di “educazione” e “formazione”
deve esser sempre la moralità;
della Pedagogia la sol ragione
è la virtù, che un prezzo alto avrà.
Herbart ci parla di una “libertà”,
che egli definisce “interiore”,
frutto d’intelligenza e volontà ,
che d’essa rappresentano il motore.
Tutti gli allievi, nell’apprendimento,
devono guardar oggettive verità,
per non avere qualche turbamento,
che a pregiudizi luogo, poi, darà.


Laureata in Filosofia, presso UNICAL, nel 1999. Nello stesso anno ha pubblicato, per i tipi della Jonia editrice di Cosenza, il libro “Filosofi in rima” e ha sostenuto e superato il concorso ordinario, abilitatndosi all’insegnamento di Storia, Filosofia e scienze dell’educazione( Psicologia, Antropologia, Sociologia, Pedagogia, Metodologia della ricerca). Nel 2018 ha conseguito il titolo di “Counselor in sviluppo e gestione delle risorse umane” presso Neverlandscarl. Componente Progetto SOS Alzheimer realizzato da NEVERLAND “CAPELLI D’ARGENTO” ONLUS Attualmente, docente di Filosofia e scienze umane presso l’I. I. S. Lucrezia della valle di Cosenza, dove, in qualità di referente per i fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo, si occupa anche di Counseling Scolastico