Posted on

Pubblicato su Lo SciacquaLingua

Ancora una volta saremo colpiti dagli strali — ne siamo consapevoli — dei linguisti ufficiali perché contestiamo la quasi totalità dei vocabolari dell’uso (tra quelli consultati) che non “consentono” il plurale di “colabrodo”: il colabrodo/i colabrodo.

Il vocabolario Gabrielli e quello del Palazzi non specificano lasciando intendere, pertanto, che il sostantivo in questione si pluralizza normalmente: il colabrodo/i colabrodi. E a nostro avviso hanno ragione da vendere (e da seguire, quindi) perché il vocabolo in oggetto è un nome composto di una voce verbale (cola, da colare) e di un sostantivo maschile singolare (brodo) e i nomi così formati — secondo la “legge grammaticale” — prendono la normale desinenza del plurale. O no?

Cortesi linguisti. Dovremmo correggere — a questo punto — tutti i “colabrodi” che si trovano in numerose pubblicazioni? Per quanto ci riguarda, insistiamo, il plurale colabrodi non infrange alcuna norma grammaticale.

A cura di Fausto Raso

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *