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Filosofo italian dell’Ottocento,

che, da Cartesio a Kant, s’interessò

di far conoscer bene il loro intento

ed in Italia il moderno egli portò.

Anche Galluppi dà molta importanza

a quel problema, ch’è la conoscenza

e, a tal proposito, la sua tesi avanza,

dicendo ciò che a riguardo pensa.

“Prima di affermar qualsiasi cosa

Sull’Uomo, su Dio e sull’Universo,

si deve indagar davvero a iosa

da dove ogni sapere sia emerso”.

Lo Scetticismo egli assai aboliva

con la “filosofia dell’esperienza”,

come una vera base oggettiva,

che condurrà, sicuro, alla sapienza.

Ogni coscienza attesta verità,

chiamate “primitive”, cioè evidenti,

che sono l’IO ed anche la REALTA’,

che rappresentan quelle più salienti.

Sulle due idee di “causa” e di “sostanza”

(di sintesi e di analisi son frutto),

vuol fare di Dio la dimostranza,

per formulare, dunque, un suo costrutto.

Da Kant riprende l’originarietà,

appartenente alla “legge morale”,

perché sol Dio, con la Sua Santità,

in noi l’ha posta e resa universale!

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