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“Mia zia, all’età di 70 anni, ha sposato un suo coetaneo. Dopo 5 anni di convivenza, hanno deciso di vivere separati. Da poco lui si è ammalato, gravemente. Nel caso in cui il marito – che non ha figli – dovesse morire, mia zia ha diritto a qualcosa?”

La scelta dei coniugi di vivere, di fatto, separati non incide sui loro diritti di successione ereditaria. Neppure vengono meno i diritti successori se i coniugi si separano legalmente – salvo il caso di addebito della separazione -.

Se il defunto non ha fatto testamento, si apre la c.d. successione legittima. Le norme in materia indicano chi sono gli eredi e come devono essere assegnate le quote di eredità.

Gli eredi legittimari sono eredi che (ove sia stato fatto testamento) hanno diritto a ricevere comunque una parte dell’eredità (quota legittima): si tratta del coniuge e dei figli.

Pertanto, in caso di morte del marito, in mancanza di testamento, alla zia della nostra lettrice spetterebbe:

– l’intero patrimonio, se lui non ha figli e non ha ascendenti e/o fratelli e sorelle;

– 2/3 del patrimonio, se il marito non ha figli, ma ha ascendenti e/o fratelli e sorelle;

Se, invece, lui avesse fatto testamento, la moglie avrebbe comunque diritto alla metà del patrimonio del coniuge.

Erminia Acri-Avvocato