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Pubblicato su Lo SciacquaLingua

Spesse volte, probabilmente senza rendercene conto, infarciamo i nostri scritti di preposizioni che, “in realtà”, sono superflue se non addirittura errate. Sarebbe bene, per tanto, rileggere con la massima attenzione le nostre “opere letterarie” prima di darle, si fa per dire, alle stampe. Qualche esempio renderà il tutto piú chiaro. Vediamo, quindi, piluccando qua e là, di “scovare” queste preposizioni mettendole in corsivo. I coniugi, nonostante la stanchezza per il lungo viaggio, alla (la) mattina seguente si alzarono prestissimo; in riguardo a lui, tutti sarebbero stati d’accordo che comportandosi in quel modo sarebbe stata un’ingiustizia; è veramente difficile a descrivere quel che è successo l’altro giorno; l’assemblea, per acclamazione, ha eletto  presidente della Società il rag. Sempronio; è stato notato, da tutti, che per tutto il tempo della conferenza Giovanni e Virgilio bisbigliavano fra di loro; a questo punto gentili amici, non mi resta altro che di salutarvi caramente; state tranquilli, verremo a trovarvi dopo di cena; nessuno osava di entrare in quella stanza; in quell’anno tutti gli imputati erano minorenni.

A cura di Fausto Raso

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