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Nasce a Ginevra da gente assai modesta;

è musicista, filosofo e scrittore;

la sua tendenza non è soltanto questa:

per la politica lui prova un grande amore.

Dimostrerà che la natura umana,

inizialmente, è proprio tanto buona;

le istituzioni la rendono un po’ strana

e un po’ malvagia e, allor, problemi dona.

La civiltà è qualcosa di immorale

e tante maschere fan la società;

il vero “essere” non è più normale

e, dunque, ogni cosa “apparirà”.

L’ordinamento social produce il male,

dovuto allo storico passaggio

da “stato di natura” a quel “sociale”,

che ha provocato, così, tanto disagio.

Per liberarci un po’ dai pregiudizi,

bisognerà guardare dall’esterno

la civiltà, che, con i suoi vizi,

potrebbe anche spedirci nell’inferno.

Lo stato di natura è un Paradiso,

nel quale regnan equilibrio ed unità;

la vita si presenta col sorriso…

…nemmeno il tempo lì trascorrerà.

In società vi è disuguaglianza,

che fa degenerare la morale;

la proprietà è ciò che sempre avanza;

quella privata produce tanto male.

E’ l’amor proprio che genera ogni vizio,

creando una scission nella coscienza;

l’uomo selvaggio non ha alcun artifizio,

l’uomo sociale, invece, ha l’apparenza.

Ognuno due funzioni svolgerà:

il “suddito” ed anche il “cittadino”;

sarà una generale volontà

ad emanar le leggi da vicino.

Due tipi esistono di libertà,

sia naturale che civil, però

la prima, in seguito, si perderà;

della seconda ora vi dirò.

Compenserà la perdita di quella,

trovando un limite proprio nel diritto,

che, però, offre qualche cosa bella:

la garanzia ed anche un buon profitto.

Rousseau fu anche un buon pedagogista

e, a tal proposito, dell’educazione

sostiene ch’essa debba esser vista

come di vita proprio una questione.

Per lui il bambin non va considerato

come se fosse un imperfetto adulto,

ma deve proprio essere accettato

nel suo presente, senza alcun insulto.

“E’ giusto, allor, che Emil possa vedere

con i suoi occhi e senta col suo cuore”;

imparerà da sé buone maniere

(dietro avrà sempre un buon educatore1)

E’ l’esperienza cosa molto strana:

nessun discorso o libro la raggiunge;

più di parole conta mente sana

e la maturità, poi, sopraggiunge!

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