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Il colpo di calore è una condizione morbosa che si instaura per effetto dell’intensa radiazione termica dell’ambiente (soleggiamento o eccessivo riscaldamento ambientale) , la quale provoca un impegno eccessivo dei meccanismi di termodispersione (sudorazione) sino all’insufficienza degli stessi.

La temperatura interna dell’organismo tende così ad aumentare (ipertermia) e si verifica vasodilatazione periferica (con tendenza allo svenimento), tachicardia (aumento della frequenza cardiaca), tachipnea (aumento della frequenza respiratoria) e sudorazione abbondante.

La perdita di acqua e di sali minerali determina più o meno rapidamente un malessere generale, astenia e abulia.

Nell’insorgenza del colpo di calore sono importanti diversi fattori predisponenti, quali vestiti stretti e pesanti, scarsa ventilazione, intenso affaticamento fisico, eventuali condizioni patologiche stressanti precedentemente subite, uso di farmaci che agiscono sul Sistema nervoso ed abuso di sostanze voluttuarie specialmente alcolici. I soggetti a rischio sono soprattutto gli anziani ed i bambini.

Si consiglia, di conseguenza, di non uscire nelle ore centrali della giornata, di bere molto per reintegrare i liquidi persi con il sudore e di evitare i cibi pesanti.

Infine, al mare dove incombe il pericolo scottature, è indispensabile utilizzare una crema protettiva e ripetere più volte l’applicazione.

Da ricordare che i raggi ultravioletti filtrano anche attraverso l’ombrellone e gli strati di nuvole. Contro il colpo di calore, questa estate, evitiamo le spiagge nelle ore più calde e beviamo abbondantemente acqua.

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