Quando si parla di renella ci si riferisce alla presenza di piccoli aggregati cristallini che si formano nei reni o nell’apparato escretore e che, sebbene più piccoli dei veri e propri calcoli, possono migrare nelle vie urinarie e, quindi, causare coliche renali. Tuttavia, grazie alle loro ridotte dimensioni, vengono espulsi facilmente.
A seconda della loro natura, saranno diversi gli accorgimenti da adottare nel contesto dell’alimentazione.
Di fondamentale importanza è bere, durante l’intera giornata, una buona quantità di acqua: almeno due litri per una donna e anche tre per un uomo, avendo cura di assumerne 200 ml ogni ora circa.
Per chi avesse difficoltà a bere la quantità adeguata di acqua durante la giornata, potrebbe essere di grande aiuto addizionarla con succo di agrumi spremuti. Ciò permetterebbe di alcalinizzare le urine prevenendo la formazione dei calcoli.
Un’altra strategia utile è quella di ridurre l’apporto di sale. E’ consigliabile usarne poco in cottura, preferibilmente quello marino integrale, e sostituirlo con erbe aromatiche e spezie. Purtroppo la maggior quantità del sale che assumiamo quotidianamente è presente in forma nascosta in preparazioni industriali, nei prodotti da forno e nei salumi.
Per i calcoli di calcio è utile ridurre l’assunzione di latte e formaggio, incrementando l’apporto di acido fitico, contenuto nei cereali integrali, che lega il calcio modulando l’assorbimento intestinale. Sono consigliati: le bevande vegetali, tra cui latte di soia, di mandorla o di riso, e i formaggi vegetali come tofu o seitan; quest’ultimo da limitare in soggetti sensibili al glutine.
Per i calcoli di ossalato bisogna diminuire l’assunzione alimentare di questo sale, contenuto, in grandi quantità, nel cacao, nel caffè, nel tè. Fonti importanti sono alcuni ortaggi come bietole, spinaci, barbabietole, cavolfiore e cardi, indivia, carote. Sarebbe opportuno cucinare le verdure in acqua acidula, al fine di eliminare questo sale nell’acqua di cottura. Piccole quantità sono tollerabili, purché non si ecceda. Grosse quantità sono contenute anche in: uva, fichi, agrumi, prugne e frutti rossi come more, mirtilli, lamponi e fragole.
Per i calcoli di cistina, che sono i meno frequenti, si consiglia l’assunzione di magnesio e vitamina B6, presente nei cereali integrali. Una sana alimentazione dovrebbe consentire alle urine di mantenere un pH compreso tra 7,5 e 8.
Per i calcoli di acido urico si consiglia di ridurre i cibi ad alto contenuto di purine (come frattaglie, dadi da brodo, aringhe, sardine) e di adattare un regime normocalorico con l’ausilio di fonti proteiche varie.
Mantenere un peso adeguato e un’alimentazione ricca e variegata sono ingredienti indispensabili per restare in ottima salute.
Biologa Nutrizionista