Pubblicato su Lo SciacquaLingua
Si presti attenzione, quando si scrive, al corretto uso del pronome riflessivo sé: spesso si adopera, erroneamente, “lui” (“loro”) in luogo di “sé” e viceversa. Come di consueto pilucchiamo qua e là tra le varie pubblicazioni. In parentesi il pronome “giusto”.
I critici, che trovano a ridire su tutto, dovrebbero, piuttosto, badare a loro (sé), perché non sono affatto perfetti; le mamme sono particolarmente felici quando i loro pargoletti cominciano a mangiare da loro (sé); le persone ambiziose vorrebbero che il mondo intero parlasse continuamente di sé (loro); se i banditi ci assalissero troverebbero davanti a loro (sé) dei “soldati” invincibili; tutti i genitori, piú che per loro (sé), desiderano tutto il bene per i loro figli; Giuseppe fu molto contento nell’apprendere che tutti parlarono bene di sé (lui); Luigi è un curioso tipo di avaro: avaro per lui (sé), ma non per i suoi cari, ai quali non fa mancare tutto il necessario, perfino il superfluo; il celebre cantante ha con lui (sé) ottimi collaboratori.
A cura di Fausto Raso
Giornalista pubblicista, laureato in “Scienze della comunicazione” e specializzato in “Editoria e giornalismo” L’argomento della tesi è stato: “Problemi e dubbi grammaticali in testi del giornalismo multimediale contemporaneo”). Titolare della rubrica di lingua del “Giornale d’Italia” dal 1990 al 2002. Collabora con varie testate tra cui il periodico romano “Città mese” di cui è anche garante del lettore. Ha scritto, con Carlo Picozza, giornalista di “Repubblica”, il libro “Errori e Orrori. Per non essere piantati in Nasso dall’italiano”, con la presentazione di Lorenzo Del Boca, già presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, con la prefazione di Curzio Maltese, editorialista di “Repubblica” e con le illustrazioni di Massimo Bucchi, vignettista di “Repubblica”. Editore Gangemi – Roma.