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Pubblicato su Lo SciacquaLingua

Forse pochi sanno che con il termine “prosopopea” non si indica solo il parlare (e l’atteggiamento) pomposo, presuntuoso e irritante di talune persone; il vocabolo suddetto è anche una figura retorica consistente nel personificare cose o fatti inanimati. Con questa figura i poeti fanno parlare i fiumi, i monti, gli alberi, la giovinezza, la vecchiaia ecc. Ma anche e forse soprattutto i morti e le persone assenti. Un bellissimo esempio di prosopopea (o personificazione) si trova nel Carducci, che fa bisbigliare ai cipressi della sua amata Maremma: Ben torni ormai.

A cura di Fausto Raso

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