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Sorrido dolcemente… Ritorna con me.

Non si finisce mai di provare! Il tempo inesorabilmente passa lasciando, a volte, poco spazio per la comprensione. O forse è proprio una strategia impostata con rigore da chissà quale legge di natura per spronare, ma senza pensare.

È incredibile come intensamente si possa comunicare attraverso la profondità dello sguardo, senza immaginare una parola. Quando invece nel silenzio si è detto tutto. Ma, se mi fermo a fissare alcuni altri momenti, mi viene da pensare che anche le mani dicono tanto: esprimono con la gestualità ed i movimenti, quando, tradendo l’imbarazzo, debolmente tremano, indicando e nello stesso tempo obbligando a dare una risposta.

In questa lunga stagione di grigio si costruiscono le fondamenta su cui impostare gli intrecci futuri. Con la cura che accompagna ogni movimento sciolgo e libero ogni resistenza possa interferire e, senza accorgermene, faccio un piccolo volo.

Le sensazioni frammiste si estendono nelle ore delle giornate. Cerco di assecondarle senza aver fretta, poso il senso che più sostiene questo istante e sprigiono la vertigine.

Alla memoria i momenti che hanno segnato una grande confusione. Corro nel tramonto di una serata che non vuole fine, senza vedere in faccia i visi che incontro. Sono in un’altra dimensione. Affanno il respiro, cerco di aumentare la quantità di aria che entra dentro di me e sposto l’attenzione. La musica mi accompagna come sempre, non riesco a farne a meno: è vitalità che trova nelle melodie l’espressione massima del significato delle parole congiunte insieme alla dolcezza delle note. Anche quando è forte, non sul tono, ma con gli accordi.

Volgo lo sguardo e lo proietto su di un futuro non troppo lontano.

La pioggia incessante dall’alto ricopre anche le parole. Parole che difficilmente si lasciano ascoltare; mi sforzo e cerco di catturare il suono che più mi piace e dà sicurezza. Con tristezza, mi accorgo che ben poco rimane, se non che il debole fruscio del ritorno di un passato ormai troppo lontano e dai contorni sbiaditi dai dolori e dalle incomprensioni.

Le prove della vita! Serviranno a temprare e indurire o solo a mettere in discussione quell’equilibrio a fatica conquistato?

Avverto sempre più la percezione di ritrovarmi al punto di partenza, avendo percorso però, questa volta, tanta strada.

Molti i pensieri da sistemare, gli stati dell’animo da lasciare esplodere. Non esistono per me le tonalità, molto spesso vedo solo il bianco o il nero delle cose, contraggo e scoppio di dolore o esplodo nella fase di massima allegria. E prepotentemente irrompe la vertigine che mi invita un momento a rallentare, accostando senza troppo rifletterci.

Racconto, trasmettendo serenità, quel che è stato. Non so quanto benessere possa trarre dal comprendere finalmente quel che accade, fuori e dentro. Potrebbe servire, di sicuro, a fare ordine nel cassetto ingarbugliato dei miei sentimenti, che man mano passa il tempo riesce a contenere i momenti più importanti, le persone senza tempo, quelle che ci saranno ora e sempre e quelle che mai vi riusciranno. Che mai riuscirò a riallacciare al filo debole e molto sfilacciato che oggi tiene a stento uniti i miei giorni.

Fernanda (27 gennaio 2009)

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È un po’ di tempo che dopo essermi espressa con la penna, dopo aver trovato un po’ di sollievo all’ansia che mi costringe e cercando di non rileggere troppo quello che ho scritto, nella mia mente risuonano i versi di un brano musicale. Chiaramente è sempre un pezzo diverso che forse inconsapevolmente mi ha condizionato, o forse molto più semplicisticamente è solo una bella canzone che in questo periodo ascolto più delle altre. E allora mi viene voglia di condividerla. Per cui… buon ascolto!

A Te

(Jovanotti, Safari 2008)

A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei…
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei…sostanza dei sogni…

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