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Dorme la città…

I palazzi e le strade imbavagliati,

senza parole, senza suoni, senza rumori…

Assonnate, le mura riflettono pallide di sole…

un sole inconsapevole di ogni giorno

che così  come nasce, muore

sulle case, sui tetti, sulla gente

mentre la vita  “fermenta” nascosta

come un buon vino che aspetta …

Tutto è in sordina

tra un canto e un applauso lanciati dai balconi

fieri, in mezzo  allo sventolio muto di mille e più bandiere

appendici di quella libertà appesa, sospesa e compressa.

Quanti sorrisi e quanti pianti…

E i pensieri fanno più rumore che mille tuoni….

Silenzi al guinzaglio…

Potrei gridare, ma lo faccio piano

per ribellarmi a questa vita inattesa e imposta.

Disfo i bagagli del mio ieri

che sembra così lontano ma era poco fa

e mi invento oggi e domani e poi chissà…

E intanto anche questo giorno sta finendo

E mi guardo dentro…

ancora una volta…

e mi rialzo…

…ancora una volta!

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