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Un senso di pesantezza cade sulla testa come avessi un macigno.

Ho investito abbastanza nella mia vita in maniera tale da poter resistere, da poter attuare tutte le tecniche di resilienza a disposizione. Eppure in questi giorni …

Prima e dopo.

La vita di ognuno di noi è ormai spaccata in due momenti che segnano epoche diverse: prima e dopo.

A fatica trovo la giusta concentrazione per dedicarmi alle attività che decorano la mia vita, nelle quali riesco ad esternare il meglio di me.

Ogni tanto mi riscopro a piangere. Lacrime silenziose che aiutano a smorzare la tensione che si è impadronita di ogni movimento, di ogni pensiero, qualsiasi gesto.

La protezione.

Difficile alzare quelle famose griglie a proteggersi. Ma da cosa poi? Dagli affetti più cari?

Contraddizioni emotive continue. Un pensiero e subito dopo il contrario, l’esatto contrario. Mantenere l’equilibrio diventa una scalata su di una strada ripida, in salita.

Eppure, quel delicato alberello, lì, nel giardino del quartiere che vedo da una delle finestre, ha ricominciato a brillare di germogli rosa, domani sarà primavera.

Mi fermo a riflettere sul futuro.

Tutto questo finirà, ricominceremo a vivere le nostre vite, torneremo nei nostri ambienti, nelle nostre strade, nei parchi e nei giardini.

Non saremo più gli stessi di prima. L’umanità intera parteciperà ad una nuova modalità di relazione all’altro, cambieranno gli incontri, lavoreremo più di sguardi, più di parole, meno di contatti.

La Terra.

Cosa stiamo imparando? Una grandissima solidarietà unisce l’Italia tutta, stretta nel suo dolore, affacciata al balcone una grande umanità.

È arrivato il momento di concretizzare qualcosa che possa servire a portare fuori per se stessi e per gli altri. La tecnologia aiuta tendendoci una mano. È ormai diventato il nostro solo contatto con l’esterno.

Mi ritrovo a ringraziare chi, quotidianamente, opera per il bene di tutti.

La scienza e la resilienza. Tra gli innumerevoli messaggi che passano sul web questo mi cattura più degli altri.

La fiducia in quello che ho studiato, che ho imparato e coltivato in tutti gli anni della mia vita.

La capacità di affrontare con tenera lucidità i momenti di debolezza e farne punti di forza per andare avanti.

Giornate scandite da nuovi appuntamenti, nuovi modi di incontrare e di comunicare.

Dopo ogni grande crisi, l’opportunità di ricominciare facendo tesoro del dolore e accogliendo la trasformazione, il cambiamento.

E quando ci rivedremo

E quando ci rivedremo

So già che piangeremo

Lacrime ingabbiate nei giorni della disperazione

E quando ci rivedremo

Sarà bellissimo riscoprire il valore dell’abbraccio

Il potere delle mani che si uniscono

E quando ci rivedremo

La forza del sorriso illuminerà i nostri visi

La profondità degli sguardi svelerà ogni paura

E quando ci rivedremo

Avremo imparato di più il valore della vita

Avremo capito fino in fondo l’importanza della solidarietà

La fiducia nell’essere uomo

Fernanda

20 marzo 2020 ore 22:45

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