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“…sotto il cielo che, in questa notte di dolcezza, sovrasta con imponenza, ogni tanto a scoprire le stelle. Se guardi bene, ce ne sono due, una più grande l’altra piccola, che vanno in giro insieme. Sono bellissime da vedere: sembra sfuggono a qualsiasi costellazione; avanzano velocemente, con rispetto per il cielo che le ospita, ma senza volersi incastrare in una via prestabilita. Talvolta io mi sento come loro, libera, ma anche sola come loro. Se ti capita, fatti un giro questa notte e cercale. Sono sicura ti daranno questa bella sensazione, anche se un po’ malinconica. Ma è proprio questo il prezzo che si paga per le cose belle!”

Le cose belle.

Che cos’è la magia? Finzione o realtà? Un modo per immaginare, un gioco da inseguire?

Frammenti di pensieri, frammenti di emozioni, frammenti di sorrisi.

Sfoglio, nelle pagine già lette a voler ritrovare la più bella storia narrata, inventata. La raccolgo e la trasformo, operando una magia.

Cos’è l’ingenuità? Appartiene solo al mondo delle favole o può anche ritrovarsi fra le tasche della maturità?

Corro al volo, sopra ogni cosa mi riporta nella tristezza della realtà e mi immergo in un sogno ad occhi aperti.

Avanza lentamente verso l’alto, impercettibile allo sguardo, sullo sfondo limpido della notte che arriva. Man mano l’oscurità la avvolge, coprendola in ogni parte, rimane un solo spicchio bianco, di madreperla splendente. Lascia il respiro a metà e parte la fantasia. Quando anche l’ultimo puntino brillante la abbandona, per un solo momento, predomina nell’immensità, l’oscurità. Ed è lì, proprio lì, in quel preciso momento che devi far vivere i tuoi sogni.

Rossa, splendente come mai appare. Intrigante e complice di mille storie e avventure. Romantica e silenziosa, fra gli amanti nella notte dei respiri. Ad unire con un solo sguardo chi la sospira, anche senza esserle accanto.

Attendo, pazientemente il momento magico. Quando, le parole scritte sulla carta dei miei pensieri, inciampano in una bella emozione che non vuole, in alcun modo, essere soffocata da questa notte. Al culmine, mi addormento, accarezzata dall’aria fresca delle ore più tarde, in un insolito, sospeso istante tutto nuovo e da definire.

Dalle forti sofferenze, dalle intense emozioni!

È vero, non c’è via di mezzo fra di noi, fra questo strano modo di essere, che, man mano si avanza, allontana dalla consuetudine. E così, nel cuore della tarda sera, alla fine di una giornata carica di promesse ma anche di regole da stabilire, ci ritroviamo a chiacchierare delle cose che, facendo la differenza, complicano i pensieri, ma che sono imprescindibili dal nostro voler vivere.

Ripenso alla diversità, da voler assolutamente definire e caratterizzare, chiedendomi quanto giusto può essere questo voler arrivare a tutti i costi.

Cerco la morbidezza nella magia di un momento che vuole gli occhi dentro gli occhi. È proprio solo questo l’istante che rimane a predominare dentro la mia anima: quando gli occhi si sono ritrovati a specchiarsi fra di loro, uniti nella magia che avvicina gli amanti che poco chiedono e molto si danno.

Ci lasceremo trasportare da quello che sarà oppure proveremo a programmare?

La risposta è già scontata. Uguali, forse, le paure. La magia che esercitiamo ad esprimere la parte più profonda della creatività, ci dà una mano. Sorridendo nella penombra di un luogo tutto nostro, scivoliamo fra le parole e anche se l’ansia del volersi appartenere si fa sentire sulla cresta dei pensieri, come per magia, ci ritroviamo ad essere trasportati dalla magia dei sentimenti. Che non si possono ignorare.

Spengo, operando una magia, ogni contatto con l’esterno. Mi fermo solo ad ascoltare il fruscio dell’aria sulla pelle, l’odore di un’alba che mi invita ad esprimere. Volo al di sopra, come con un salto che mi consente di arrivare fino lì, dove la realtà incontra la fantasia e incomincia a vivere davvero.

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