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Pubblicato su Lo SciacquaLingua

Paola C. e Giuseppe C., entrambi di Roma, ci chiedono se eleggibile e eligibile possa-no essere usati in riferimento a qualcuno che è in possesso dei requisiti richiesti per svolgere un’attività o partecipare a uno studio clinico. Claudio M., dalla provincia di Livorno, scrive di aver letto sui quotidiani il termine eligibilità a lui del tutto nuovo e vorrebbe conoscerne il rapporto con eleggibilitàNicola G. da Bari nota che nei bandi di concorso si leggono spesso espressioni come “Criteri di eleggibilità: sono eleggibili ai fini dell’ottenimento del contributo i candidati…”. Ritiene che si tratti di un calco sull’inglese to be eligible for ‘avere diritto a’, ‘essere in possesso dei requisiti per’. E si domanda se non sarebbe più corretta una formulazione come “Requisiti  di ammissione: sono ammissibili, ai fini dell’ottenimento del contributo, i candidati…”. Infine Uranio M., che ci scrive dalla provincia di Viterbo, ritiene che vi sia una differenza di significato tra eligibile / eligibilità e eleggibile / eleggibilità: a suo parere è eligibile “colui che è idoneo […] ha i requisiti richiesti per un determinato scopo. Eleggibile invece [è] colui che ha requisiti e idoneità per essere eletto, ossia nominato ad assumere una carica o ruolo specifico”. (da l’Accademia della Crusca)

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Spiace costatare che anche gli esperti dell’Accademia della Crusca cadano – nel rispondere ai quesiti – nel trabocchetto della tautologia (requisiti richiesti). Requisito – giova ricordarlo – significa “cosa richiesta, necessaria” provenendo dal latino “requisitum”, participio passato di “requirere” (chiedere, esigere), composto di “re(s)” e “quaerere” (cercare, chiedere) e vale “cosa richiesta”. Richiesti, pertanto, è “dentro” i requisiti (e non c’è alcun bisogno di specificarlo). Riproponiamo, in proposito, un nostro vecchio articolo.

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