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“Egoismo” “Altruismo” “Amicizia” “Amore”

nel momento in cui ho scoperto la vera natura di questi termini – che ritengo racchiusi nel “tu mi servi“, ho avuto un senso di vuoto come se mi fossero venuti a mancare degli appoggi, da sempre creduti solidi e quindi mi sono sentito come sprofondare, ma poi, nel rivedere tutto, in chiave prettamente “UMANOIDE”, sono riemerso dallo scoramento con nuovi appoggi più solidi, più sicuri, perché sono miei, frutto delle mie valutazioni.

Prima mi attaccavo a “SICUREZZE” che altri avevano studiato, elaborato, deciso ed a me le avevano date come certezze su cui “POTER CONTARE”; se alle prove della mia esperienza si fossero dimostrate efficaci le avrei rafforzate e non mutate, ma la realtà prima me le ha intaccate e poi demolite. Via, via mi sono accorto che non potevo appoggiarmi sui valori, come mi erano stati proposti, “Altruismo”- “Amicizia”- “Amore”.

Sono costruzioni che apparentemente si mostravano solide, al loro apparire, e che puntualmente hanno mostrato, almeno per la mia esperienza, i piedi d’argilla che si sono sciolti alle prime “PIOGGE” ,

Allora? Credi forse che, dopo le delusioni, ho rinunziato all’AMORE o all’AMICIZIA?

No…non solo, non ho rinunziato ma oggi, dopo averli rivisti nella loro cruda realtà, li ho riscoperti, rivalorizzati, riequilibrati e ne godo, nella misura corretta, meglio di prima e senza più “FREGATURE”.

Perché? Ho distinto gli scopi che hanno avuto quei vocaboli ad uso proprio e ne ho cambiato solo il modo di usarli, non il contenuto, il tutto in chiave di egoismo positivo, utilizzando come armi di supporto:

RISPETTO ED EDUCAZIONE

Nella visione globale delle relazioni umane dove ognuno di noi è UN ( articolo anonimo, come siamo tutti agli occhi degli altri ) e non IL , di cui ti parlerò nel corso del nostro cammino insieme.

Viviamo una realtà sociale subordinata a:

DIRITTI e DOVERI

L’Essere Umano ha il DIRITTO, almeno teorico, di realizzare il meglio delle capacità naturali e nel saperle usare; e qui, pare, finiscano i diritti perché per quanto riguarda il poter usarli viene dopo od in armonia ai doveri che sono, o dovrebbero essere, di tutti.

La cosa strana è che noi siamo convinti che gli altri abbiano tanti doveri e concordiamo nel ritenere che esistono doveri verso di noi e verso la società, mentre è raro che anche per noi sia la stessa cosa.

” Il dovere è quello che ci aspettiamo dall’altro”O. Wilde

Si tenta di responsabilizzare i governanti i quali si adoperano ed elaborano leggi ma si è constatato che non sono sufficienti. Perché?

“Nessuna legge, per quanto rigorosa, può fare il pigro attivo, il dissipatore previdente o l’ubriaco sobrio”Smiles( Self – help ) 

Condivido l’affermazione di Smiles: perché le leggi si occupano del rapporto tra l’E.U. e la Società, mentre la pigrizia, la dissipazione e l’ubriachezza, fanno parte del rapporto dell’Essere Umano con se stesso, e sono relazioni diverse.

All’alba del terzo millennio è necessario rivedere i termini della comunicazione per capire i ruoli, i valori e provare a vivere in proporzione al progresso che a tutt’oggi si è ottenuto; dobbiamo sapere se AUTORITA’ deve prendere la connotazione di autorevolezza, e perché, e non di autoritarismo, già provato e bocciato.

Mentre rivediamo e rivalutiamo termini che indicano il vivere migliore con la società, non va dimenticato che il tutto è in funzione dell’IO ( preferibilmente egoista positivo ), necessario per se stessi e più utile per la convivenza pacifica.

Comunque:

Egoista, Altruista, Amico, Innamorato, sono termini con i quali si tenta di etichettare globalmente un essere umano, come quando si dice:

Costui è buono, quello è cattivo…

“Amici miei, tenetevelo bene a mente: non ci sono né erbe cattive né uomini cattivi:ci sono soltanto dei cattivi coltivatori”.V. Hugo( Les miserables 1, 5, 3 )  Giovanni Russo  Commento e Riflessioni

In queste riflessioni( propongo di leggere i lavori precedenti, dettagliatamente esposti ne “L’Amicizia”, presente in questa sezione) del prof. Russo vi sono dei messaggi che, se letti attentamente, capiti e poi compresi, svelano la vera essenza della nostra umanità: è bene prendere consapevolezza che le certezze della vita si trovano se le si sanno cercare – o creare – dentro ognuno di noi.

per esempio, osserviamo un essere umano che ha bisogno, per svariate e corrette ragioni, del bastone, cioè di qualcosa fuori di lui, per poter camminare , mentre lo osserviamo è utile tenere bene a mente che noi abbiamo in dotazione tutto quello che c’è da avere per “camminare bene. Alleniamoci adeguatamente per poter scoprire e godere dei piaceri che la vita ci ha posto a disposizione.

Buone meditazioni.

Francesco Chiaia – 12 aprile 2003

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