Pubblicato su Lo SciacquaLingua
Sulla preposizione (semplice o articolata) che deve seguire la preposizione impropria “fuori” i vocabolari non sono tutti concordi e i linguisti si accapigliano: “di” o “da”? “Fuori di” o “fuori da”? Ci vediamo fuori del portone o fuori dal portone? Personalmente seguiamo – senza se e senza ma, espressione tanto cara ai politici che frequentano i vari salotti televisivi – le indicazioni dell’illustre glottologo Aldo Gabrielli, la cui “fede linguistica” non può esser messa in discussione: Fuori si unisce al suo termine soltanto con la preposizione “di”: fuori di casa, fuori dei piedi, fuori dell’uscio e simili. Mai con la preposizione “da”, anche se non manca qualche esempio antico; perciò non diremo “fuori da sé”, “fuori da casa”, “fuori dai piedi”. Gli fa eco il linguista Vincenzo Ceppellini, che nel suo “Dizionario Grammaticale” scrive: Preposizione che indica distanza o esclusione. È seguita dalla preposizione “di”: “Son rimasto fuori di casa”; “È uscito fuori di strada” (sebbene si trovi talora: fuori strada). Come dicevamo, alcuni vocabolari ammettono solo la preposizione “dI”; altri, salomonicamente, consentono tanto la preposizione “di” quanto la preposizione “da”. Che fare? Seguite ciò che vi suggerisce il vostro “istinto linguistico”. La Crusca sembra essere dalla nostra parte.
A cura di Fausto Raso
Giornalista pubblicista, laureato in “Scienze della comunicazione” e specializzato in “Editoria e giornalismo” L’argomento della tesi è stato: “Problemi e dubbi grammaticali in testi del giornalismo multimediale contemporaneo”). Titolare della rubrica di lingua del “Giornale d’Italia” dal 1990 al 2002. Collabora con varie testate tra cui il periodico romano “Città mese” di cui è anche garante del lettore. Ha scritto, con Carlo Picozza, giornalista di “Repubblica”, il libro “Errori e Orrori. Per non essere piantati in Nasso dall’italiano”, con la presentazione di Lorenzo Del Boca, già presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, con la prefazione di Curzio Maltese, editorialista di “Repubblica” e con le illustrazioni di Massimo Bucchi, vignettista di “Repubblica”. Editore Gangemi – Roma.