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Sorella Terra, ascolto te ogni conchiglia oceano è e poi, ogni foglia è un battito che sa, vibrare all’unisono con noi, se vuoi . Sorella Terra, che pace dai, coi tuoi deserti e i tuoi ghiacciai così sento nel mio spirito, di te quell’infinito anelito, perchè le tue foreste sono il mio respiro, sai… e non è più terrestre l’emozione che mi dai, così, fino a perdermi nell’armonia celeste, di quest’estasi. Ma guardarti, a volte, che male fa, ferita a morte dall’inciviltà così, anch’io divento polvere, e mi disperdo dentro, un vento a raffiche, perchè le tue foreste sono il mio respiro, sai e non è più terrestre l’emozione che mi dai, così, fino a perdermi, nell’armonia celeste di quest’estasi

Dachsberg (Black Forest)- Chiudere la valigia, prima di partire per una viaggio, è un rito magico e suggestivo. Il bagaglio della partenza, oltre che di oggetti, più o meno utili, si riempie di aspettative, speranze e brama di conoscenza. La riapro a Dachsberg, nella Schwarzwaldhaus Pferdeklause, nel cuore della Foresta Nera, una location affascinante che sembra venir fuori, direttamente, da una fiaba dei fratelli Grimm. Le abitazioni, con i tipici tetti in legno o in paglia che giungono sino a terra, sono perfettamente integrate, con il verde che le circonda. I suoni, i fragori e gli odori della foresta, ammaliano gli abitanti del luogo che la venerano, rispettandola e salvaguardandola teneramente.

A pochi km da Dachsberg, c’è Friburgo, denominata “la capitale verde d’Europa”. A dimostrazione di ciò, la capitale della Foresta Nera ha diminuito le emissioni nocive del 14% dal 1992 e si propone di ridurle del 40% entro il 2030. La maggior parte delle abitazioni sono dotate di pannelli fotovoltaici e utilizzano pompe di calore geotermiche per il riscaldamento ed il raffrescamento. Alcuni quartieri sono “Energy plus”, cioè producono più energia pulita di quanta ne abbiano bisogno, dispongono di impianto di cogenerazione alimentato esclusivamente da trucioli di legno e gas naturali e raccolgono l ’acqua piovana che verrà poi riutilizzata per le case e/o per irrigare i terreni. Una rete di mezzi pubblici efficiente e il car sharing (condivisione delle automobili) hanno consentito la riduzione delle emissioni dagli scarichi delle autovetture. La costruzione di interi quartieri avviene senza abbattere alberi perchè gli urbanisti tengono conto delle aree verdi da “donare” ai bambini. Qui, il riciclo dei rifiuti è preistoria!

Sento di essere nel Paese delle Meraviglie……

Da qualche anno, infatti, ho deciso di adottare uno stile di vita biologico e naturale. Continuamente mi ripeto che “La Terra non l’abbiamo in eredità dai nostri genitori, ma presa in prestito dai nostri figli”. Molte mie scelte sono eco: la macchina (che va a metano), i mobili di casa (ecologici e realizzati da imprese “green mind”), le finestre (in grado di rispondere in maniera ottimale alle nuove esigenze di risparmio energetico ed economico e alle politiche di sostenibilità ambientale) e persino il pavimento ( 100% riciclabile). Ho scelto di vivere escludendo l’utilizzo di prodotti di sintesi e di OGM, ho bandito i detersivi chimici ( sostituiti dai detersivi biologici da me realizzati), i prodotti di carta non riciclata, i lavaggi non eco (della lavastoviglie e lavatrice), la plastica. Riciclo quanti più materiali possibili, mangio frutta e vedura proveniente dal mio orto biologico e, grazie a delle spiegazioni fornitemi a Friburgo, in un “green shop” ho sostituito i cosmetici tradizionali con cosmetici biologi, non Ogm e non testati sugli animali, garantiti da uno degli organi che si occupano di certificazione BIO (ICEA, AIAB, ECO CERT, ECO GARANTIE, LAV ect..).

A tal proposito, le sostanze presenti nella cosmesi tradizionale che effetti hanno sull’ambiente e sull’uomo?

La maggior parte degli ingredienti dei cosmetici tradizionali sono:

  • derivati del petrolio. Sono per lo più dei grassi minerali derivati dal petrolio (Vaseline, Paraffinum liquidum, Mineral oil e Petrolatum, PEG e PPG Polyethylene glycol e Propylene glygol). Sono altamente cancerogeni e possono causare depigmentazione epidermica. Inquinano i mari e i fiumi e sono responsabili dell’estinzioni di coralli e spugne.
  • tensioattivi etossilati (Sodium pareth sulfate, Sodium laureth sulfate, o anche Coceth e Mireth). Svolgono azione lavante, che sciolgono lo sporco. Sono nocivi per l’ uomo, in quanto causano allergie e irritazioni, e per l’ambiente, in quanto inquinano i corsi d’acqua.
  • Siliconi. Sono utilizzati nella cosmetica tradizionale come additivi. Queste sostanze se disciolte nelle acque marine o fluviali sono difficilmente biodegradabili. Il Dimethicone, che si trova in moltissimi prodotti, è cancerogeno.
  • coloranti. Sono sostanze irritanti per la pelle, sono potenzialmente tossiche e cancerogene e possono causare reazioni allergiche. Provengono da sintesi chimica oppure possono essere ricavati da animali morti.
  • battericidi (Clorexidina e il Triclosan spesso usati nella preparazione di dentifrici, colluttori, deodoranti e detergenti). Possono facilitare la formazione di colonie di batteri e possono causare patologie (potrebbero contaminare il latte materno).
  • profumi sintetici (Parfum)Se chimici, sono sostanze altamente inquinanti e possono causare allergie o sensibilizzazioni .

S. Stefano di Rogliano (Calabria) – Quando si ritorna da una viaggio e si disfa la valigia, solitamente si è avvolti da una strana malinconia. E’ come se la zip, mentre scorre tra i denti metallici causando un suono stridente, ci catapultasse direttamente nella realtà del quotidiano, strappando i momenti belli della vacanza dal presente e trasformandoli in un ricordo lontano.

Questa volta è diverso! Apro la valigia e ………………

Riduci, riusa, ricicla.

Giovanna Conforti

P. S. Considera l’ambiente! Hai veramente bisogno di stampare questo articolo?

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