“Quale differenza c’è fra figli naturali, nati da una convivenza, e figli nati durante il matrimonio, sul patrimonio ereditario del genitore? F. S.”
Figli legittimi sono quelli nati all’interno di un matrimonio, figli naturali sono i figli nati al di fuori del matrimonio, che possono essere riconosciuti dai genitori -o da uno di essi- oppure non riconosciuti.
Sotto diversi profili sono trattati diversamente i figli nati fuori del matrimonio rispetto ai figli legittimi, ma questa differenza non ha influenza sulla successione.
Infatti, secondo la disposizione dell’art.566 del codice civile, i figli legittimi ed i figli naturali, alla morte dei genitori, ereditano in parti uguali.
Però v’è una norma, l’articolo 537 del codice civile, secondo cui i figli legittimi possono soddisfare in denaro o in beni immobili ereditari la porzione spettante ai figli naturali, che non vi si oppongano. Nel caso di opposizione decide il giudice, valutate le circostanze personali e patrimoniali.
Una disciplina diversa è prevista per i figli naturali non riconoscibili – ossia i figli incestuosi -, ai quali, secondo l’art.580 del codice civile, spetta un assegno vitalizio pari al valore della quota di eredita` alla quale avrebbero diritto, se la filiazione fosse stata dichiarata o riconosciuta.
Erminia Acri, iscritta all’Albo degli Avvocati del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, Patrocinante in Cassazione, esercita la professione di avvocato in materia di diritto civile, diritto del lavoro e previdenza, diritto amministrativo (abilitazione all’esercizio della professione di avvocato conseguita in data 05/05/1998). Consulente legale dell’Inas-Cisl, sede di Cosenza. Attività di docenza, in materia di Diritto di Famiglia, c/o Scuola di Specializzazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico (SFPID) – Roma. Iscritta all’Albo dei Giornalisti- Elenco pubblicisti dal 01/07/2006. Responsabile “Area informativa” Progetto SOS Alzheimer On Line
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