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Salve, abito in un appartamento molto grande, nel centro di Siena. Avrei pensato di sfruttare una parte della mia casa affittando le camere che non uso, aprendo un bed and breakfast, ma ho il dubbio che il condominio possa opporsi: occorre il consenso condominiale?”

Per bed and breakfast (camera e colazione) s’intende un servizio di accoglienza fornito da soggetti che, avvalendosi dell’organizzazione familiare, utilizzano parte della propria abitazione fino ad un massimo di tre o quattro camere da letto (il numero varia a seconda delle regioni), con un bagno per ciascuna camera o uno in comune, fornendo ai turisti alloggio e prima colazione. L’accoglienza deve essere esercitata in maniera saltuaria o per periodi stagionali.

Per l’apertura di un B&B, occorre la denuncia di inizio attività che si presenta al Comune (ufficio turistico) ove si apre il B&B mediante la compilazione di apposita documentazione fornita dal Comune stesso, comunicando i prezzi che si intendono praticare.

La disciplina cambia da Regione a Regione, però l’unità abitativa da adibire a B&B deve avere tutte le caratteristiche urbanistiche, sanitarie ed antincendio richieste dalla legge. L’attività può essere esercitata soltanto in abitazioni in possesso dell’abitabilità.

V’è l’obbligo di comunicazione dei dati del Cliente alla Polizia (per le modalità occorre informarsi presso la questura).

Non è necessario, invece, richiedere il consenso al condominio, come precisato nella sentenza n. 369/08 della Corte Costituzionale, salvo divieti e limiti previsti nel regolamento condominiale contrattuale.

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