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Nel “Bel Paese” molte sono le vittime..



  


In Italia impazza un’epidemia e non si tratta di una “nuova influenza”, il virus in questione si chiama SuperEnalotto.

La febbre, che ha ormai contagiato milioni di italiani, continua a salire all’aumentare del montepremi.

In tutta la penisola, con particolare incidenza nel napoletano, si consultano libri sulla smorfia, si interpretano sogni e si fa riferimento a metodi pseudoscientifici basati sulla statistica e sul calcolo delle probabilità.

Certo è che il gioco del lotto non ha mai avuto tanto splendore come ai tempi nostri (ne sono prova gli oltre 28.000 Punti di Vendita presenti sul territorio).

Sono sempre di più le persone che si appassionano a questo gioco, grazie alle cifre da capogiro messe in palio.

Attualmente il montepremi del Jackpot del SuperEnalotto è da recod, sta per sfiorare, infatti i 119.000.000,00 di euro, una cifra che si stenta non solo a nominare, ma anche a scrivere e che cambierà, se si vuol usare un eufemismo, la vita di qualche fortunato giocatore..

La cifra più alta, finora, proposta da un concorso.

In tempi di crisi economica, sembra sia aumentata la voglia di giocare, nella speranza di centrare il colpo della vita e così risolvere tutti i problemi….

E’ quanto rivelano i dati forniti recentemente dall’inchiesta condotta dall’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS) che registra un ulteriore incremento derivante da giochi e scommesse: Lotto, SuperEnalotto, Tris+, Bingo, ecc. Questi ultimi contribuiscono ad alimentare in maniera massiccia gli introiti dei Monopoli di Stato mese dopo mese.

Le origini del gioco del Lotto (il SuperEnalotto è nato, invece, nel marzo del 2006) si perdono nella notte dei tempi, le prime tracce risalgono intorno al 1734, a Venezia sotto l’egida del Governo della Repubblica, cioè dello Stato. Nel 1863 il gioco del lotto si diffuse in tutta l’Italia. Attualmente viene giocato su sei diverse ruote.

Assieme alla crescita ed allo sviluppo del lotto, si diffuse anche l’arte dell’oniromanzia, cioè l’arte di prevedere il futuro basandosi sui sogni e associando ad ogni elemento di esso, un numero da giocare al lotto.

Esistono diverse teorie riguardo l’origine del termine lotto: la più diffusa fa derivare la parola “lotto” dal tedesco “Hleut”, un oggetto particolare creato da una pietra, che veniva lanciato in aria per prendere decisioni tramite la sorte su controversie patrimoniali fra membri di tribù.


La seconda tesi fa derivare il termine dal francese “Lot ” (che significa premio, sorte).

Ma torniamo al gioco del SuperEnalotto….

Che cos’è e come si gioca?

In realtà il gioco è così semplice che a volte si dimentica di quanto sia difficile riuscire: e grazie alla possibilità di realizzare vincite miliardari, il gioco è diventato popolarissimo.

Nel gioco del SuperEnalotto bisogna individuare 6 numeri su un totale di 90, di conseguenza la giocata minima è data da una combinazione contenente 6 numeri. Attualmente il costo di una colonna è di 0,50 euro.

Per aumentare, sebbene di poco, le probabilità di vittoria bisogna giocare più schedine oppure fare un sistema che ha il semplice scopo di massimizzare le possibilità di vincita in base a ciò che si vuole spendere.

Si può giocare tutti i giorni della settimana, le estrazioni vengono effettuate ogni martedì, giovedì e sabato alle ore 20:00.

le categorie di vincita del SiperEnalotto sono le seguenti: 6, 5+1, 5, 4, 3. Si realizza il 5+1 quando oltre ad indovinare 5 numeri della colonna vincente si indovina anche il numero jolly corrispondente al primo numero estratto sulla ruota di Venezia.

Il montepremi viene suddiviso equamente tra le 5 categorie ad ognuna delle quali spetterà un quinto del montepremi.

Realizzare una vincita di prima o seconda categoria è difficilissimo, pertanto si forma il jackpot, costituito dal montepremi del concorso corrente più la somma dei premi non vinti nelle estrazioni precedenti.

L’estrazione dei numeri SuperEnalotto e SuperStar ( numero opzione che permette di moltiplicare le vincite) avviene presso la sede di AAMS a Roma, ed è garantita da Sisal e dai Monopoli di Stato.

Quali sono i limiti di una giocata al SuperEnalotto?

La giocata minima è di due combinazioni, pari ad 1 euro e si realizza marcando sei numeri su ciascuno dei due pannelli della scheda.

Che cos’è SuperStar?

SuperStar è il numero fortunato (compreso tra 1 e 90) da abbinare alle giocate SuperEnalotto aggiungendo solo 0,50 euro per ogni combinazione. Tale numero può essere scelto dal giocatore o può essere generato casualmente dal terminale al momento della convalida. Con SuperStar si moltiplicano le quote di vincita di 5, 4 e 3 , ma si vince anche con 0, 1 e 2.

Qual è il termine massimo per incassare le vincite?

Si deve presentare la ricevuta vincente entro 90 giorni da quello successivo alla pubblicazione del Bollettino Ufficiale dell’esito del concorso, a pena decadenza di ogni diritto.

A chi vengono destinate le vincite non riscosse?

Alla chiusura dei concorsi l’ammontare dei premi non riscossi viene versato all’Erario…

Ma qual è l’origine di questo fenomeno?

La “febbre” del SuperEnalotto miete sempre più vittime, non solo a causa del jackpot da capogiro, ma anche per il fatto che molte famiglie italiane risentono della crisi economica in maniera molto profonda, sia a livello psicologico che effettivo e pratico.

Molti, dunque, sognano la svolta attraverso la vincita al gioco, e spinti da questo desiderio e, da questa illusione, sono indotti a spendere i loro risparmi, in alcuni casi fino ad indebitarsi.

In Italia circa il 20% della popolazione presenta un rapporto problematico con il gioco che rischia di trasformarsi in una vera e propria dipendenza. La speranza di un riscatto della propria condizione di vita può trasformarsi in un’ossessione pericolosa.

Non a caso, il 20 luglio scorso è stato depositato in Tribunale un ricorso d’urgenza relativo al montepremi del Superenalotto (ritenuto estremamente alto), da parte del Codacons, associazione dei consumatori, che ha rivolto l’invito, a chi di competenza, (Monopolio di Stato, Ministero dell’Economia e Sisal) ad adottare eventuali misure a tutela dei giocatori (ad es. spalmando il jackpot destinato al “6” ai vincitori del “5” e del “5+1”).

Si attende, nel frattempo, la decisione del Tribunale di Roma.

Tutto questo, naturalmente, deve far riflettere. Le considerazioni non possono essere solo di tipo giuridico ed economico, ma devono andare al di là, soffermandosi sulla percentuale sempre crescente dei giocatori.

La percezione di una vita grama è molto elevata e ciò spiega la spinta che, in alcuni casi, sfocia in dipendenza, con conseguenze molto pericolose, soprattutto dal punto di vista psicologico.

I tempi attuali, sicuramente, non sono dei migliori dal punto di vista economico. La crisi è a livello generale e mondiale. Sicuramente ciò rappresenta una motivazione molto forte in chi non riesce con dignità ad arrivare a fine mese.

Ma la propensione per il gioco (nelle sue forme più esagerate, legali o meno), affonda le sue radici anche in altro.

L’incapacità, per mancanza di informazioni, di puntare su se stessi, di organizzare e programmare la propria vita in base a bisogni primari (un lavoro gratificante che possa farci sentire utili ed orgogliosi di noi stessi, la gioia nel realizzare le nostre potenzialità, una vita affettiva soddisfacente, dei buoni amici con cui trascorrere del tempo, la necessità di fare qualcosa per chi ha avuto meno chances di noi etc), dando, dunque, un significato alla propria esistenza che va oltre al guadagno, può portare ad eccessi di questo genere.

La confusione circa i veri bisogni che, spesso vengono scambiati con i desideri (le case super accessoriate, le auto di grossa cilindrata, le vacanze lussuose, i vestiti sempre all’ultima moda e griffati etc) portano a non sentirsi mai paghi, a voler sempre di più, anche per raggiungere un target di vita che ci faccia sentire accettati ed ammirati dagli altri.

Attraverso il gioco si sposta il baricentro. Da noi alla sorte. Dalle nostre potenzialità nel procurarci ciò di cui abbiamo bisogno alla fortuna, alla combinazione che cambia la vita. Per sempre.

La storia è però piena di esempi di gente la cui felicità e serenità non è dipesa dal danaro.

L’ultimo è rappresentato dal grande Michael Jackson. Nonostante il suo immenso talento e i tanti soldi guadagnati non è riuscito ad essere felice.

Non c’è dubbio, dunque, che il jackpot rappresenti la soluzione ai problemi economici, ma il danaro non risolve tutto. Per sentirsi bene è importante innanzitutto avere un buon rapporto con se stessi, conoscere il proprio valore ed avere degli obiettivi.

L’investimento che si fa su di se è quello che, alla lunga, ci fa sentire forti e capaci di affrontare qualunque difficoltà. Economica inclusa.

Maria Cipparrone

(avvocato e counselor)