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Come scegliere un buon condizionatore senza svuotare il portafogli..


Non soffrire il caldo, questa è la parola d’ordine per l’estate che, quest’anno si prevede calda e lunga. E’ importante, dunque, documentarsi per scegliere, tra i prodotti presenti sul mercato, l’offerta migliore. E’ evidente che quando si alza la temperatura ed il tasso di umidità è alto si cerca ristoro, chiudersi in casa nelle ore più calde non basta più, così acquistare un condizionatore diventa una scelta quasi obbligata.

Quando l’acquisto è fatto all’ultimo minuto, dettato da “uno stato di necessità “spesso si corre il rischio di sbagliare: pagando molto l’apparecchio senza nemmeno affidarsi alla valutazione di un tecnico specializzato che analizzi le condizioni che dovrebbero poi determinare la scelta (se si abita all’ultimo piano, sotto il tetto, quanti sono i metri quadrati che il condizionatore deve raffreddare, la potenza dell’apparecchio ecc.). Bisogna valutare i pro ed i contro, perché i condizionatori possono essere molto costosi ed il loro utilizzo ha conseguenze anche sull’ambiente, in quanto contribuiscono a surriscaldare l’aria delle città, aumentando l’immissione di anidride carbonica nell’ atmosfera.

Quando si entra in un negozio con l’intenzione di acquistarne uno, bisogna aver già le idee chiare, a partire dalla tipologia.

Esistono due tipologie di condizionatori, fisso o mobile.

Qual è meglio tra i due?


I condizionatori fissi sono costituiti da due parti (una interna ed una esterna), necessitano di lavori di installazione (no al fai da te, affidarsi ad un tecnico specializzato eviterà il rischio di rompere qualche componente dell’apparecchio o aumentare i consumi, con la certezza di ottenere la massima efficienza).

I condizionatori fissi sono più costosi, più efficienti e meno rumorosi di quelli mobili. Possono essere dotati di una pompa di calore che riduce i consumi e permettono anche di riscaldare nei periodi freddi.


I condizionatori mobili non comportano spese di installazione, ma sono più rumorosi, sebbene costano meno e possono essere trasportati nelle stanze in relazione all’uso, ma non allo stesso modo efficienti.

La sensazione di disagio derivante dall’alta temperatura è legata soprattutto alla percentuale di umidità presente nell’atmosfera che limita la traspirazione, quindi è opportuno che i condizionatori siano provvisti di un deumidificatore.

La classe del condizionatore è importante, la migliore è la “A”, ma tra apparecchi appartenenti alla stessa classe ci sono significative differenze di consumo.

Il consiglio è di leggere sempre l’etichetta energetica prestando attenzione anche al consumo riportato, perché può essere molto diverso anche tra apparecchi della stessa classe: si può giungere a risparmiare anche circa il 30% di energia elettrica.

A una significativa riduzione dei consumi contribuisce anche la tecnologia “Inverter”, cioè il dispositivo che, una volta raggiunta la temperatura impostata, non spegne il condizionatore ma ne modula la potenza in modo da mantenere costante la temperatura dell’ambiente. Questo è un dispositivo che evita i continui “attacca e stacca” che fanno consumare di più e provocano fastidiosi sbalzi di temperatura. Tale sistema permette, dunque, di registrare i cambiamenti di temperatura, permettendo un risparmio di energia e mantenendo il comfort.

Una volta installato il condizionatore, è fondamentale prendersi cura della sua manutenzione e pulizia. Per purificare l’aria da smog, polline, polvere e altro è bene aggiungere un apposito purificatore o pulire i filtri in dotazione periodicamente.

Come si fa?

Si stacca il filtro e si lava con acqua e sapone neutro, lo si deve far asciugare bene prima di rimetterlo al suo posto. E’ importante tenere pulito anche lo spazio intorno alla griglia dell’unità esterna e rammentarsi di coprirla durante il periodo in cui non si utilizza il condizionatore.

Il condizionatore è alimentato da un gas. Il controllo del liquido refrigerante da parte di un tecnico deve essere fatto una volta all’ anno.

Per evitare inutili sprechi di energia è necessario che non vi siano barriere (tende, mobili, divani, poltrone) che ostruiscano o impediscano il flusso di aria. E’ bene invece l’uso di persiane, tapparelle e tende durante le ore più calde.

Per salvaguardare la salute, evitando raffreddori e bronchiti da condizionatore, la differenza di temperatura esterna e quella interna determinata dall’uso del condizionatore deve essere massimo di 5-7 gradi centigradi.

E’ importante sapere che sono previste agevolazioni fiscali (detrazione fiscale del 36% fino ad un max del 55%) per coloro che procedono alla sostituzione di un vecchio condizionatore con uno di ultima generazione (dotati di una pompa di calore) e che per le comprovate caratteristiche tecniche assicurino un minor consumo di energia.

 

La necessità in estate di abitare e/o di lavorare in ambienti refrigerati è fondamentale, sia per la nostra salute corporea che per quella psicologica.

L’aumento elevato della temperatura nella stagione calda richiede al nostro organismo una capacità di adattamento non da poco.

Il nostro corpo sollecitato da alte temperatura deve modificare la termoregolazione con un aumento della sudorazione per consentire l’equilibrio di tutti quei fattori che, all’interno, regolano la pressione del sangue, l’equilibrio elettrolitico e, più in generale, consentono il benessere.

Con la sudorazione si perdono molti liquidi che è necessario reintegrare bevendo molta acqua.

Permanendo in luoghi caldi, sottoponiamo il nostro organismo e la nostra psiche a continui sforzi per trovare, nonostante l’elevata temperatura, una condizione di benessere che, in effetti, non si riesce a realizzare.

Il caldo, poi, oltre ad appesantirci fisicamente, ci produce frustrazioni dal punto di vista psicologico, perché ha l’effetto di rallentare i processi logico-razionali e, di conseguenza la capacità di concentrazione, indispensabili invece per chi deve lavorare nonostante la stagione estiva.

Sostare, dunque, in luoghi correttamente refrigerati, aiuta sia dal punto di vista corporeo, soprattutto per quei soggetti che soffrono di pressione bassa o ipotensione, sia dal punto di vista psicologico, perché l’aria più fresca, con una bassa percentuale di umidità, consente di mantenersi lucidi e razionali, evitando di stimolare l’aggressività con aria eccessivamente calda.

Maria Cipparrone

(avvocato e counselor)