Spetta anche ai figli maggiorenni?
“Dissocupata
di 37 anni, vivo con mio padre di anni 69 pensionato. Al suo decesso
potrò percepire l’assegno di reversibilità della
pensione? Grazie”
In
caso di morte del pensionato, i familiari superstiti che possono
conseguire il diritto alla pensione sono:
-
il
coniuge superstite -
i
figli in età inferiore ai 18 anni -
i
figli maggiorenni soltanto a determinate condizioni -
i
genitori, i fratelli, le sorelle e tutti gli altri soggetti ad essi
equiparati.
Per
i figli occorre che essi abbiano un’età inferiore ai 18 anni
elevabile, ove non prestino lavoro retribuito, fino a 21 anni se
frequentano la scuola media, e fino a 26 anni durante i periodi del
corso legale degli studi universitari. Peraltro, secondo quanto
affermato dalla Corte costituzionale nella Sentenza n. 42/1999, il
fatto di prestare attività lavorativa retribuita non impedisce
la fruizione della pensione se il reddito ricavato dall’espletamento
di tale attività sia di modesta entità.
I
figli maggiorenni che non si trovino nelle suddette situazioni, hanno
diritto alla pensione di reversibilità solo se sono
riconosciuti inabili a proficuo lavoro e risultino “a carico”
del genitore al momento del decesso dello stesso.
Erminia
Acri-Avvocato

Erminia Acri, iscritta all’Albo degli Avvocati del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza, Patrocinante in Cassazione, esercita la professione di avvocato in materia di diritto civile, diritto del lavoro e previdenza, diritto amministrativo (abilitazione all’esercizio della professione di avvocato conseguita in data 05/05/1998). Consulente legale dell’Inas-Cisl, sede di Cosenza. Attività di docenza, in materia di Diritto di Famiglia, c/o Scuola di Specializzazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico (SFPID) – Roma. Iscritta all’Albo dei Giornalisti- Elenco pubblicisti dal 01/07/2006. Responsabile “Area informativa” Progetto SOS Alzheimer On Line
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